
CASINI APRE A DIALOGO CON LEGA – Nella figura politica di Pier Ferdinando Casini lo stampo democristiano c’è e si vede. Un colpo al cerchio e uno alla botte: da una parte il leader dell’Udc dà carta bianca al governo Monti e appare sempre più vicino al Pd, mentre dall’altra non esclude un dialogo con la Lega. Parlando con i giornalisti dopo aver preso parte ad una manifestazione organizzata a Verona dal Terzo Polo, il leader centrista si è detto interessato “a dialogare” con gli esponenti del Carroccio, “perché anche con loro vogliamo avere un rapporto costruttivo”. Con queste parole Casini intendeva fare riferimento soprattutto al sindaco di Verona Flavio Tosi, quindi all’ala più moderata – o, per meglio dire, meno esaltata – del partito padano. “Quando Tosi va alle trasmissioni Tv dice delle cose ragionevoli – spiega – Anche se a volte, si sa, si predica bene e si razzola male”.
In altre parole, in un momento in cui l’incertezza politica è ancora elevata, Casini non vuole esporsi e lascia aperte proprio tutte le porte, in attesa di capire come si evolverà la situazione.
Lo fanno notare i dipietristi, che rievocano “la politica dei due forni”. “Il Casini di oggi a Verona si mostra com’è sempre stato – dice il vicepresidente Idv Antonio Borghesi – Non nasconde la politica dei due forni che è sempre stata la sua caratteristica. Nonostante la sua nota refrattarietà nei confronti della Lega, oggi a Verona, dove la Lega governa, lui pensa bene di mettersi in ginocchio di fronte ad essa, appoggiando addirittura il sindaco Tosi. Il leader dell’Udc insegue solo poltrone affidandosi a logiche di convenienza”.
T.D.C.