
LA FRANCIA E LA PENA DI MORTE – All’indomani della presentazione del suo programma politico, la presidente del Fronte nazionale francese, Marine Le Pen, ha dichiarato questa domenica di voler indire un referendum sulla pena di morte, in caso di vittoria alle elezioni presidenziali del 2012. Come d’abitudine, la candidata di estrema destra non ha perso l’occasione di cavalcare il malumore dei francesi. Stavolta, però, non sono stati la crisi economica o il pugno di ferro della cancelliera tedesca a destare preoccupazione nell’opinione pubblica, quanto un sanguinoso fatto di cronaca avvenuto nella regione della Haute-Loire, dove un’adolescente di 13 anni è stata violentata e uccisa da un compagno di scuola. «Penso che chi uccide i nostri figli deve rischiare la pelle», ha dichiarato Marine Le Pen, pronunciandosi a favore di un ritorno alla pena di morte per gli omicidi commessi sui minori. Servendosi del suo abituale linguaggio, la candidata del Fronte nazionale non ha utilizzato mezzi termini per esprimere il suo punto di vista : «Occorre combattere con vigore e fermezza lo stato di degrado della società francese (…). Bisogna smetterla con gli psichiatri che liberano i criminali», ha affermato la candidata, aggiungendo che «la giustizia ha più bisogno di criminologi che di psichatri ». La conclusione è enunciata in maniera perentoria: in caso di vittoria alle presidenziali del 2012, Marine Le Pen organizzerà un « referendum per domandare ai francesi di fare una scelta fra la pena di morte e l’ergastolo».
Altri temi sono stati poi discussi dalla candidata nella giornata di oggi, in modo paticolare l’immigrazione e la crisi economica. Sul fronte della politica estera, Marine Le Pen ha rinnovato il suo impegno a far cessare l’immigrazione massiccia in Francia, di cui il governo in carica, nella pesona dell’attuale ministro dell’Interno, Claude Guéant, sarebbe a suo giudizio altamente responsabile. Quanto alla crisi economica, secondo la candidata frontista si sarebbe trattato di un evento ineluttabile : «La realtà è che i paesi cadono l’uno dopo l’altro e che il nostro paese va di giorno in giorno più male. I rimedi di austerità si moltiplicheranno e, molto probabilmente nelle prossime settimane perderemo la tripla A», ha dichiarato la candidata, che dopo aver evocato il peggiore degli scenari possibili, ha concluso dicendo : «Tutto il significato del mio progetto presidenziale consiste nel rendere nuovamente i francesi padroni della politica».
Flavia Lucidi