Elezioni in Spagna: maggioranza assoluta ai popolari, tracollo storico per i socialisti

Mariano Rajoy

ELEZIONI IN SPAGNA – Una vittoria storica per il Partito Popolare spagnolo alle elezioni politiche anticipate di eri. I Popolari di Mariano Rajoy hanno ottenuto il 44,6% dei voti, con il miglior risultato dalla fine del franchismo. I conservatori conquistano così maggioranza assoluta al parlamento di Madrid, con 186 seggi su 350, 32 più del 2008 e tre in più del 2000, quando toccarono il massimo storico con José Maria Aznar.

Per i socialisti è stato invece un vero e proprio tracollo. Travolti dalla crisi economica e dalla delusione dei loro elettori, i socialisti del Psoe, guidato dal candidato Alfredo Rubalcaba, si sono fermati al 28,7%, ottenendo al Congresso dei deputati 110 seggi, 59 in meno rispetto al 2008.

Il leader del PP Mariano Rajoy diventa così Primo ministro al suo terzo tentativo (si era già presentato alle elezioni del 2004 e del 2008) e mette la parola fine all’era di Zapatero. Non sarà tuttavia facile per Rajoy governare un Paese con 5 milioni di disoccupati, di cui la metà sono giovani, e che si trova ora anche sotto l’attacco della speculazione finanziaria.

I Popolari controllano già quasi tutte le regioni della Spagna e le città più importanti, esclusa Barcellona; con la maggioranza assoluta in Parlamento potranno governare senza bisogno di appoggi. “La Spagna concede tutto il potere al PP”, ha titolato oggi il quotidiano El Pais.

Il Partito socialista ha perso 5 milioni di elettori, rispetto al 2008, molti dei quali sono confluiti verso i partiti minori: a sinistra Izquierda Unida, passa da 2 a 11 deputati, i nazionalisti catalani di Ciu da 10 a 16, il partito centrista Upyd passa da uno a 5 deputati. Grande exploit è stato quello della sinistra radicale indipendentista basca che, in seguito la rinuncia alla violenza da parte dell’Eta, entra per la prima volta nel parlamento spagnolo con i 7 deputati dell’Amaiur, una coalizione di tre partiti indipendentisti baschi, che diventa così la quinta forza parlamentare del Paese.

Dopo la proclamazione dei risultati, Rajoy ha commentato: “Il popolo ha parlato. Lo ha detto forte e chiaro. Ha deciso per il cambiamento“. Alfredo Perez Rubacalba ha ammesso la sconfitta: “I cittadini hanno deciso che i socialisti devono passare a guidare l’opposizione e così faremo”, ha detto Rubalcaba e ha chiesto poi la convocazione urgente di un congresso straordinario del Psoe.

Ora Mariano Rajoy avrà l’arduo compito di traghettare la Spagna fuori dalla crisi economica; a questo scopo ha già annunciato una politica di austerità, con numerosi tagli, tranne che per le pensioni. Rajoy assumerà l’incarico di Primo Ministro dopo che il nuovo Parlamento spagnolo si sarà insediato, il 13 dicembre prossimo.

Redazione