
APPALTI ENAC: D’ALEMA – I Pm della Procura di Roma, Giuseppe Cascini e Paolo Ielo, hanno chiesto al Gip di archiviare il procedimento per finanziamento illecito a carico del presidente del Copasir Massimo D’Alema. L’indagine riguarda alcuni voli effettuati da D’Alema a bordo di aerei della compagnia Rotkopf, appartenente all’imprenditore Viscardo Paganelli.
La contestazione dei magistrati riguardava cinque voli privati che, nel 2010, vennero messi a disposizione di D’Alema da Vincenzo Morichini, ‘fundraiser’ della Fondazione ‘Italianieuropei‘. L’avvocato di D’Alema, Gianluca Luongo, aveva spiegato che il suo assistito aveva utilizzato “alcuni voli aerei della ‘Rotkopf Aviation Italia srl'”, che gli erano stati messi a disposizione da Morichini, senza immaginare che dietro potesse esserci qualcosa di illecito. “Tali voli – aveva detto l’avvocato – erano stati offerti da Vincenzo Morichini a titolo di cortesia in quanto, a suo dire, nella sua diretta disponibilità”.
“Dagli interrogatori di Viscardo Paganelli e Vincenzo Morichini – aveva aggiunto l’avvocato Luongo – è successivamente emerso che il costo dei voli era stato imputato dalla Rotkopf Aviation Italia srl non alla persona di Vincenzo Morichini, bensì alla società Soluzioni di Business srl, a lui riconducibile. Proprio in virtù di ciò i Pm Cascini e Ielo hanno ritenuto che fosse ipotizzabile nella circostanza un finanziamento illecito al parlamentare Massimo D’Alema da parte della Soluzioni di Business srl, avendo quest’ultima omesso di deliberare tale stanziamento”.
Solo nella successiva audizione dell’onorevole Massimo D’Alema “abbiamo appreso non solo che il costo dei voli era stato imputato alla società SDB, ma anche che le relative fatture non risultavano da questa ancora pagate. Per tale motivo la Fondazione Italianieuropei e l’on. D’Alema hanno ritenuto di dover coprire l’intero costo dei voli”, ha precisato l’avvocato Luongo.
L’inchiesta che coinvolge l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) è partita a settembre del 2010 con la testimonianza dell’imprenditore Pio Piccini, che ha dichiarato di aver ricevuto da Vincenzo Morichini la promessa di appalti in Finmeccanica in cambio di finanziamenti al “Partito democratico e Italianieuropei“. I pm hanno indagato quindi su Morichini, trovando nella lista dei suoi clienti la Foretec, di proprietà dei Paganelli, che controlla altre aziende (tra cui la Rotkopf), e accertando la sua intermediazione nell’attribuzione di vari appalti pubblici alla stessa Foretec, tra i quali quello per i voli della Rotkopf per l’Isola d’Elba.
Redazione