E’ guerra tra Fiat e Fiom sugli accordi sindacali, Landini promette scioperi e mobilitazioni

Maurizio Landini

SCONTRO FIAT FIOM SU CANCELLAZIONE ACCORDI – E’ altissima la tensione tra la Fiat e la Fiom dopo l’annuncio della decisione, da parte del Lingotto, di cancellare gli accordi sindacali stipulati per le fabbriche italiane a partire dal 2012.
La notizia ha sollevato un polverone, innescando la fisiologica reazione dei sindacati e del Pd. Ai piani alti della Cgil si è parlato di “scelta destabilizzante”, mentre Stefano Fassina, responsabile democratico dell’Economia, definisce la decisione come “sbagliata e preoccupante”. “Marchionne – aggiunge – ancora una volta interviene a gamba tesa con un atto unilaterale che non può essere un buon viatico per ricostruire un clima costruttivo”.

Ora sulla quesione interviene anche l’organizzazione sindacale che viene investita più da vicino dal provvedimento, la Fiom. A parlare è il leader del sindacato dei metalmeccanici Maurizio Landini, che riserva parole dure ai vertici della Fiat. “Cancellare il contratto nazionale e le libertà sindacali è l’esatto contrario della coesione sociale – spiega nel corso di una conferenza stampa – Finora non siamo riusciti ad intavolare trattative con la Fiat. Abbiamo provato a fermare la Fiat, ma non ci siamo riusciti”. Landini inoltre annuncia scioperi contro una scelta che “rischia di modificare il ruolo del sindacato”.
Il segretario Fiom si rivolge poi al governo guidato da Mario Monti, spiegando che “il tempo delle ipocrisie è finito” ed esortando l’esecutivo a “dire cosa pensa sul caso Fiat”.

“Dal primo gennaio del 2012 le Rsa della Fiom teoricamente non ci sarebbero più nel gruppo Fiat – conclude – Quindi stiamo pensando di far eleggere a gennaio i delegati sindacali e se la Fiat non li riconoscerà lo considereremo un comportamento antisindacale e li denunceremo all’autorità giudiziaria”.

Redazione online