Groenlandia e Cina, prove di cooperazione: in ballo petrolio, ferro, zinco e diamanti

La città di Nook

COLLABORAZIONE DI GROENLANDIA E CINA – “Le imprese cinesi stanno mostrando grande interesse nei confronti della Groenlandia”: a dirlo – con l’entusiasmo di chi intravede prospettive interessanti – è Kuupik Kleist, primo ministro della Groenlandia dal 2009, stesso anno in cui l’isola ha ottenuto dalla Danimarca l’autogoverno grazie al quale può trattare autonomamente con gli investitori stranieri. E gli investitori stranieri sono tanti: “In nostro ruolo nella scena mondiale sta cambiando in fretta” ha dichiarato Kleist, come riporta IceNews: “In parte a causa dei cambiamenti climatici e in parte a causa degli interessi delle compagnie nei confronti delle grandi risorse minerali della Groenlandia”. Per chi punta all’oro nero (e in Groenlandia potrebbero esserci oltre 30 miliardi di barili) l’isola rappresenta uno snodo cruciale. Ma non c’è solo petrolio: la Groenlandia è ricchissima anche di ferro, zinco e diamanti.

Tra chi guarda all’isola con più attenzione c’è proprio la Cina. In una intervista all’agenzia di stampa cinese Xinhua, Kleist ha parlato dei rapporti sempre più stretti che ci sono tra l’isola e Pechino. La Cina, secondo il premier groenlandese, sarebbe pronta a investire nelle potenziali riserve di petrolio e gas: “Penso che la Cina, insieme ad altre nazioni, stia maturando un enorme interesse nella zona artica in generale e in particolare nella Groenlandia” ha detto Kleist, sottolineando come le visite di rappresentanti cinesi siano aumentate e di molto negli ultimi due anni. Un interesse contraccambiato: “Ritengo che la prospettiva di una cooperazione futura conla Cina sia una cosa molto positiva”. Kuupik Kleist va anche oltre, tanto da immaginare un possibile ingresso della Cina nel Consiglio Artico di cui oggi fanno parte la Danimarca (che rappresenta anche la Groenlandia, essendo l’isola appunto membro del Regno di Danimarca), la Finlandia, l’Islanda, la Norvegia, la Svezia, la Russia, gli Usa e il Canada.

 

Antonio Scafati