In Irlanda previsto uno screening genetico sull’embrione da impiantare. Divampano le polemiche

IRLANDA: POLEMICHE SU SCREENING GENETICO PER EMBRIONI – A partire dal prossimo anno le cliniche per la fertilità irlandesi offriranno ai propri utenti la possibilità di effettuare uno screening genetico sull’embrione da impiantare. Ciò consentirà di prevenire la nascita di bambini con malattie ereditarie invalidanti e permanenti.
La notizia ha sollevato critiche e perplessità da parte delle associazioni cattoliche e degli attivisti che richiedono un utilizzo etico degli strumenti scientifici e temono che tale procedimento potrebbe radicalizzarsi e sfociare nel controllo genetico preventivo anche in caso di malattie secondarie o di selezione del genere.

In realtà, lo screening pre-impianto, è uno strumento fondamentale che garantisce la possibilità della procreazione anche nel caso di coppie affette da patologie ereditarie. Secondo John Waterstone, direttore del Cork Fertility Centre, una delle cliniche interessate ad introdurre il servizio, ora come ora chi sa di essere veicolo per malattie genetiche non può far altro che “scegliere di non avere figli, utilizzare semi o ovuli di donatori o assumersi il rischio e tentare la sorte.”. Lo screening impedirebbe tutto questo.

In Irlanda non esistono leggi precise a regolamentare la procreazione assistita e l’unica direttiva a cui il Paese è soggetto in merito è quella dell’UE. Pertanto le cliniche che hanno dichiarato di voler fare richiesta all’Irish Medicines Board, allo stato attuale due cliniche dublinesi e una clinica di Cork, non temono rifiuti e confidano nel fatto che questo tipo di procedimenti sta diffondendosi sempre più in tutta Europa.
Le cliniche invierebbero le cellule da far analizzare a laboratori inglesi, all’avanguardia per questo tipo di controlli, e si limiterebbero ad individuare, sotto richiesta degli utenti, la presenza di geni portatori di malattie pesantemente invalidanti come la fibrosi cistica o l’emofilia.

Alcuni istituti per l’assistenza alla fertilità mirano ad ottenere, anche in Irlanda, la possibilità di indagare all’interno dell’embrione da impiantare anomalie cromosomiche responsabili, per esempio, della sindrome di Down. Questo procedimento è consentito in Gran Bretagna, ma è fruibile solo da parte di donne con un certo grado di anzianità o soggette, per storia familiare, a certe malattie.

Nicoletta Mandolini