
STRAGE NORVEGIA: BREIVIK VOLEVA UCCIDERE 700 PERSONE – Continuano ad emergere particolari relativi agli interrogatori di Anders Behring Breivik, l’uomo che lo scorso 22 luglio ha fatto prima esplodere una bomba nel centro di Oslo e poi ha scatenato l’orrore sull’isola di Utøya, uccidendo in tutto 77 persone. Secondo le indiscrezioni, Breivik pensava di poterne uccidere addirittura 700.
L’uomo aveva ipotizzato tre scenari: il primo, a suo modo di vedere il peggiore, prevedeva la morte di una dozzina di persone; il secondo di almeno un centinaio; la terza prospettiva, la migliore, di circa 700. Breivik ha spiegato agli agenti di aver considerato il fiordo che circonda l’isola di Utøya un’arma per completare il suo piano: aveva infatti previsto che i ragazzi, spaventati, si sarebbero gettati nella acque fredde.
La polizia intanto ha scoperto che Breivik ricorreva ad almeno 30 nomi diversi per navigare nei forum della rete e che sarebbero riconducibili alla sua persona una ventina di indirizzi e-mail.
Questi particolari e non solo hanno spinto Janne Kristiansen, capo dell’intelligence norvegese, a chiedere alle istituzioni una stretta sulle leggi in materia di antiterrorismo. Secondo la Kristiansen è indispensabile procedere a una registrazione sistematica di tutti gli attivisti (politici e religiosi) potenzialmente pericolosi per il paese. Questo elenco verrebbe costruito in primis proprio in base agli incitamenti all’odio che vengono lasciati sul web.
Antonio Scafati