“I Paesi che beneficiano di programmi di assistenza finanziaria, quelli sotto stretto scrutinio da parte dei mercati e quelli in procedura di deficit eccessivo – è scritto nel documento – dovranno continuare a puntare al raggiungimento degli obiettivi di bilancio concordati, nonostante possibili cambiamenti delle condizioni macroeconomiche“. “Eventuali, limitate, revisioni al ribasso delle prospettive – precisa la Commissione Ue – non dovranno tradursi in ritardi nelle azioni di risanamento“.
Il rapporto della Commissione Ue lancia poi l’allarme sulla crescita, avvertendo che senza risposte “convincenti” alla crisi dell’Eurozona, le prospettive economiche sono destinate a “peggiorare rapidamente” in tutta l’Unione Europea.
L’Europa si trova già in una fase di stagnazione, si spiega nel rapporto, con un livello di disoccupazione, molto probabilmente destinato ad aumentare, che nel 2012 e nel 2013 esaspererà l’impatto sociale della crisi. Il rilancio della crescita, avverte la Commisione europea, dipenderà dalle azioni per risolvere i problemi dei debiti sovrani e dalla capacità dei Paesi dell’Eurozona di mettere in atto politiche economiche solide. “Bisogna porre fine a questo prolungato periodo di incertezza”, afferma la Commisssione.
Redazione