Omicidio Sarah Scazzi: Michele Misseri a ‘Matrix’ accusa avvocato Galoppa e criminologa Bruzzone

 

OMICIDIO SARAH SCAZZI – Dopo il rinvio a giudizio di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, zio Michele ricompare in tv quasi fosse una star, continuando ad ergere la sua colpevolezza per l’uccisione di Sarah Scazzi nell’agosto del 2010. Un uomo profondamente cambiato da allora, quando era magro e scavato, quasi terrorizzato dai propri pensieri e spesso in lacrime. Ora zio Michele non piange più, si posa dinanzi alle telecamere con fare spavaldo e continua a difendere moglie e figlia nonostante i molti indizi portino a pensare che siano loro le vere colpevoli. Ieri sera il contadino di Avetrana è comparso negli studi di ‘Matrix’: “Io sono cambiato – precisa Misseri – allora non stavo bene non mangiavo, lavoravo sempre, mattina e sera. Oggi lavoro di meno, solo la mattina perchè il pomeriggio devo stare in casa per la storia della firma”. Poi continua il solito monologo sulla sua colpevolezza non creduta: “In carcere ci sono 2 innocenti, io sono un uomo libero e non me la sento. Prima avevo solo un peso sullo stomaco, l’Angelo Biondo (Sarah Scazzi,ndr) ora ne ho tre” (la nipotina, la moglie Cosima e la figlia Sabrina).

Ma come spiegare le sue ritrattazioni? Zio Michele ha la risposta bella e pronta, riversando ogni colpa sul suo ex avvocato Daniele Galoppa e sulla criminologa Roberta Bruzzone: “Io dovevo fare quello che mi diceva il mio avvocato. Due volte la Bruzzone si è stesa per terra per farmi vedere come dovevo mettere la cinta, e una volta Galoppa disse: forse è meglio con la testa in alto”. Ma la sua verità finora non è stata accettata.

 

Luigi Ciamburro