VIOLENZA SU DONNE: BAMBINE STUPRATE – Nella “Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne” escono dati e cifre da film dell’orrore su un fenomeno molto più diffuso di quanto si creda e che precipita il mondo tutto nella più feroce barbarie. Ma i dati più atroci sono quelli che riguardano la categoria di donne più indifesa, le bambine.
Guido Barbera, presidente del Coordinamento di iniziative popolari di solidarietà e cooperazione internazionale (Cipsi), comunica oggi che nel mondo 140 milioni di bambine e donne hanno subito una qualche forma di violenza e, cioè che è peggio, ogni anno vengono stuprate 150 milioni di bambine. “Numeri agghiaccianti”, li definisce Barbera, che sottolinea la gravità del fenomeno e l’urgenza di interventi. “Tanti, troppi sono ancora i crimini a cui le donne sono sottoposte, dall’uso dello stupro come arma di guerra alla violenza domestica, dal traffico del sesso alle mutilazioni genitali femminili”. Il 25 novembre, sottolinea il presidente del Cipsi, dovrebbe essere “l’occasione per un impegno concreto a eliminare le tante forme di discriminazione e violenza a cui le donne sono quotidianamente sottoposte in ogni parte del mondo”.
Barbera denuncia poi il traffico di essere umani, che riguarda ancora troppe donne, molte delle quali arrivano in Italia dall’Africa subsahariana: “Sono tra le 8.000 e le 10.000 le donne nigeriane vittime di tratta rilevate nel nostro paese – denuncia precisa Barbera -. Mediamente hanno un’età che va dai 17 ai 30 anni. Molte di loro avevano un lavoro o erano studentesse. Circa il 70% di queste donne sono prostitute in strada”.
Oggi anche il Presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini ha voluto inviare il suo messaggio in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne: “La violenza sulle donne rappresenta una grave violazione dei diritti umani – ha scritto in una nota il Presidente della Camera – ed è un indice di profonda ignoranza, grettezza culturale e degradazione morale che offende ragioni di giustizia e di rispetto della persona poste a fondamento della società, indebolendone il tessuto etico e civile”.
“È importante – sottolinea Fini – che soprattutto nei giovani sia ben radicata una forte coscienza civile che faccia sentire a ciascuna persona, uomini, donne o bimbi in ogni parte del mondo, irrinunciabile e insopprimibile il diritto di vivere in una società ove non vi sia mai più spazio per qualsiasi forma di persecuzione, di violenza e di sopraffazione”.
Redazione