Danimarca: i Rosso-Verdi (sinistra estrema) più forti del Partito Popolare Socialista

Johanne Schmidt-Nielsen

DANIMARCA: PARTITO ESTREMA SINISTRA PIU’ FORTE DEI SOCIALISTI – Sorpasso. E non è cosa da poco. I Rosso-Verdi (il più a sinistra dei partiti danesi) nei sondaggi ottiene più credito del Partito Popolare Socialista guidato da Villy Søvndal, attuale ministro degli esteri del governo del governo guidato dalla socialdemocratica Helle Thorning-Schmidt.

Secondo lo studio pubblicato dal quotidiano danese Politiken, i Rosso-Verdi si piazzerebbero al 7,5%, contro il 7% del Partito Popolare Socialista. Una sorpresa? Fino a un certo punto. Le elezioni dello scorso settembre avevano messo già in luce un paio di cose. Anzitutto il calo costante del partito di Søvndal, a sorpresa terzo membro della coalizione in termini di peso: se era scontato stare alle spalle dei socialdemocratici, meno scontato era rimanere dietro anche alla Sinistra Radicale. Nel corso di questi mesi, il partito ha continuato a scendere, ma è una emorragia di voti che va avanti da un po’, se si considera che nel 2007 il partito prese il 13%.

E se la formazione di Villy Søvndal va piano, i Rosso-Verdi guidati dalla 27enne Johanne Schmidt-Nielsen viaggiano spediti come un treno. Solo 18 mesi fa, ricorda il Politiken, il partito galleggiava appena sopra il 2%: oggi è al 7,5.

Dagli uffici del Partito Popolare Socialista si prova a dare una spiegazione (che poi è la stessa con cui era stato commentato il non troppo favorevole risultato elettorale di settembre): motivo del calo di questi mesi è dato dal fatto, dice il portavoce Jesper Petersen, che il partito alleandosi con i socialdemocratici ha dovuto sfumare inevitabilmente la propria campagna elettorale. Per Petersen il risultato è semplice: la Danimarca ha un governo di sinistra, del quale gli uomini di Søvndal fanno parte, ma il partito paga il prezzo.

Antonio Scafati