Lega Nord, Umberto Bossi: “Questo governo fa schifo… A Berlusconi hanno ricattato le imprese”

 

LEGA NORD – Il leader della Lega Nord Umberto Bossi torna alla carica e rompe il silenzio dopo la caduta del governo Berlusconi e la formazione del nuovo esecutivo Monti. Senza mezzi termini il senatur ha bocciato il governo tecnico e scommettendo che “non arriverà al 2013” poichè “fa schifo“. Giudizi dovuti anche al fatto che il Professore ha cancellato il ministero della Semplificazione per l’attuazione del federalismo e per aver accennato, sull’onda delle parole di Giorgio Napolitano, alla cittadinanza italiana per i figli di immigrati nati in Italia. Due incipit totalmente contrapposti all’ideologia padana, senza contare che presto, come preannunciato, verranno ritoccate le pensioni, tema che sta tanto a cuore al Carroccio.

Ma l’ira di Umberto Bossi si riversa anche sull’ex alleato Silvio Berlusconi, o forse non proprio ex, reo di essersi dimesso perchè le sue imprese stavano crollando in Borsa: “Sapete che Berlusconi è stato ricattato e ha dovuto dimettersi per quel motivo: gli hanno ricattato le imprese… Le sue imprese sono crollate in borsa del 12% in una giornata – ha aggiunto Bossi – ed era un evidente segno di ricatto. C’ero anch’io quando i suoi dirigenti gli hanno detto: ‘Silvio, qui ci distruggono le imprese, vai a dimetterti'”. Per il momento l’asse Pdl-Lega è saltato, “è ancora troppo presto” per incontrare il Cavaliere, ma il leader padano avverte che qualora il Pdl votasse in Parlamento a favore del governo Monti e contro il parere della Lega, a quel punto l’alleanza potrebbe anche non essere più riallacciata. E in un momento di crisi economica, oltre che politica, la parola d’ordine resta “Padania libera” e alcuni manifesti preparati in vista della riapertura del Parlamento del Nord del prossimo 4 dicembre recitano: “‘Siamo al dunque! Il Nord sfruttato non può più mantenere l’Italia: “L’unica strada è l’indipendenza della Padania”.

 

Luigi Ciamburro