RUSSIA – In vista delle elezioni presidenziali del 4 marzo 2012, ques’oggi Vladimir Putin è stato ufficialmente nominato come candidato presidente dal congresso del suo partito Russia Unita. Putin cerca di riproporsi per il suo terzo mandato dopo aver mantenuto le redini del Cremlino dal 2000 al 2008, passando poi lo scettro al suo delfino Dmitri Medvedev. La campagna elettorale è stata inaugurata ieri e, sebbene diversi partiti debbano ancora presentare il loro candidato, l’ex capo di Stato dovrà di certo vedersela con il leader comunista Ghennadi Ziuganov, quello ultranazionalista Vladimir Zhirinovski e lo scrittore di opposizione Eduar Limonov, che ha rinunciato alla nazionalità francese per potersi candidare. Secondo i sondaggi la popolarità di Putin è in calo, ma le preferenze si attesterebbero intorno al 60%: dati che se venissero confermati dalle urne si tradurrebbe in una riconferma con maggioranza assoluta, ma non quella costituzionale dei due terzi, su cui ha potuto contare fino ad oggi.
Oltre 11mila delegati del partito Russia Unita e un migliaio di giornalisti si sono radunati poco fa al palazzetto del Luzhniki, dove il premier è stato accolto con applausi e urla di affetto. Al suo fianco l’attuale leader del Cremlino, Dmitri Medvedev, che lo ha definito il dirigente “più esperto e popolare” della nazione, promettendo massimo appoggio alla sua elezione a presidente. Vladimir Putin ha fatto appello alle potenze straniere di esimersi dal finanziare politici di opposizione in campagna elettorale e di usare tali fondi per sanare i debiti statali. “Questo è un lavoro inutile, sono soldi buttati al vento, come si dice da noi. Innanzitutto – spiega il premier – perchè Giuda non è il personaggio biblico più rispettato dal nostro popolo, poi perchè sarebbe meglio se questi soldi fossero usati per pagare i loro debiti statali e terminare una politica estera inefficace e costosa”.
Luigi Ciamburro