Gli indignados a Madrid occupano edifici nei quartieri di Carabanchel e Galapagar

Indignados

MADRID INDIGNADOS – Alcuni membri del movimento 15-M hanno occupato, nella mattinata di sabato 26 novembre, un edificio abbandonato nel quartiere di Carabanchel per farne un centro socioculturale autogestito. Il fabbricato, un economato situato in via Algorta, secondo quanto affermato dal portavoce dell’assemblea popolare del quartiere attraverso la rete sociale Twitter, era abbandonato da più di dieci anni.

L’obiettivo di tale occupazione è, riferiscono gli occupanti, quello di fornire lo spazio di contenuti socioculturali da rendere disponibili per gli abitanti della zona. Non è stata ancora stabilita una data di avvio delle attività, che saranno portate avanti dai vicini del quartiere madrileno; gli occupanti hanno però garantito alla Polizia Municipale e  Nazionale accorse sul posto la loro intenzione di convertire l’immobile in un centro sociale. I mediatori hanno informato gli agenti sugli obiettivi dell’occupazione ed essi si sono dichiarati a disposizione per eventuali problemi; il tutto si è svolto senza problemi o litigi, come assicurato dal portavoce dell’assemblea di Carabanchel.

Si tratta della quarta occupazione nella città di Madrid verificatasi negli ultimi mesi, dopo quella avvenuta lo scorso venerdì in un edificio residenziale della via Concepción Jerónima, l’immobile della Corredera Baja di San Pablo e l’Hotel Madrid in via Carretas, nei quali sono state accolte famiglie sfrattate dalle loro case. Tali insediamenti sono avvenuti in concomitanza con la ricorrenza, la scorsa settimana, del secondo mese di attività del Centro Sociale e Culturale Autogestito La Osera, situato nel distretto di Usera, nel teatro Almendrales, appartenente all’Istituto abitazioni di Madrid (Ivima). L’insediamento ha avuto luogo in seguito ad un’assemblea celebratasi nella piazza di Oporto lo scorso sabato; al termine di tale incontro, una ventina di partecipanti si sono spostati in via Algorta, attaccando uno striscione nel quale annunciavano l’occupazione dell’edificio e l’apertura del centro sociale, a cui è stato dato il nome di “Centro Eko”.

Ad appoggiare gli attivisti del movimento anche alcuni vicini, scesi in piazza per applaudire l’iniziativa e l’apertura di uno spazio che gli occupanti hanno dichiarato verrà messo a disposizione di tutti i cittadini, i quali hanno accolto molto positivamente il progetto. A Galapagar, nella Comunità autonoma di Madrid, altri membri del movimento dell’assemblea popolare hanno occupato un antico centro di salute, stabilendo un calendario di attività, dibattiti e mercatini rivolti a tutti i cittadini.

 

Sveva Valenti