ELEZIONI IN EGITTO – La prima giornata di voto in Egitto si è svolta in un clima sereno e senza scontri, come si temeva dopo le manifestazioni represse nel sangue dei giorni scorsi. In alcuni casi le operazioni elettorali sono iniziate in ritardo per il mancato arrivo dei supervisori che devono accertare la correttezza del voto, cosa che ha causato lunghe file di persone dinanzi ai seggi e spinto la commissione elettorale egiziana a posticipare la chiusura delle urne di due ore.
Il popolo egiziano sembra nutrire fiducia in queste elezioni dopo le alte percentuali di assenteismo degli ultimi decenni, quando al potere c’era Hosni Mubarak e dove alle urne si recava a stento il 30% degli aventi diritto. Secondo i primi sondaggi i partiti favoriti sono quelli di stampo islamico, in primis Giustizia e libertà dei Fratelli Musulmani, che hanno molti proseliti tra i ceti più poveri. Ma il nuovo parlamento egiziano in fieri non avrà molti poteri: infatti il Consiglio superiore delle forze armate egiziano ha sottolineato che il parlamento non avrà il potere di sfiduciare il nuovo governo o i singoli ministri. La fase elettorale, costituita da tre tappe, si concluderà a metà gennaio, quando ci saranno le altre due fasi di voto, e per avere i risultati definitivi bisognerà attendere tale data.
Luigi Ciamburro