
GOVERNO GIURAMENTO SOTTOSEGRETARI E VICEMINISTRI – Anche gli ultimi tra sottosegretari e viceministri hanno giurato, a Palazzo Chigi, a partire dalle 10:15 di stamane. Un totale di 28 persone, ossia 25 sottosegretari e tre viceministri davanti al neopremier, Mario Monti e ad Antonio Catricalà, sottosegretario alla presidenza, hanno prima pronunciato la formula di rito e poi firmato il decreto di nomina (solo i sottosegretari).
Nello specifico quando il neosottosegretario ai Rapporti col Parlamento, Antonio Malaschini, ha allungato la mano verso il premier, prima della firma, Monti in rispetto della procedura ha specificato: “Prima la firma, poi la stretta di mano”.
Subito dopo la cerimonia il presidente del Consiglio, Monti, ha dichiarato: “Faremo un buon lavoro e aiuteremo l’Italia a uscire da questa situazione difficile“.
Intanto Undici miliardi di euro è il valore della manovra richiesta da Rehn al neopremier Mario Monti. Ma non solo questo visto che in contemporania è richiesta, secondo quanto riportato da ‘La Repubblica’, una riforma sul lavoro pubblico, il blocco delle pensioni (qualora il Pil fosse negativo) e modifiche allo Statuto dei lavoratori e in particolar modo sull’art. 18. Il tutto contenuto in un documento dal titolo ‘Addressing Italy’s high-debt/low-growth challenge’ e firmato dal commissario europeo Olli Rehn. L’Eurogruppo procederà con la lettura del giudizio sull’Italia stasera.
Redazione online