Irlanda del Nord: fatta chiarezza sulla morte, durante i Troubles, di Sean Ruddy

Sean Ruddy

L’IRLANDA E I TROUBLES – In Irlanda del Nord l’Historical Enquires Team, organo istituzionale affiliato alla polizia locale che si occupa di indagare in merito alle vicende rimaste irrisolte durante gli anni degli attriti tra protestanti e cattolici, si è espresso sulla morte di Sean Ruddy condannando il suo assassinio in quanto ingiustificato. Ruddy fu ucciso nel 1971 a Newry per mano di membri dell’esercito britannico i quali ricercavano alcuni militanti dell’IRA. Insieme a due amici, Robert Anderson e Thomas McLaughlin, Sean Ruddy, all’epoca solo ventottenne, aveva tentato una rapina presso un bar collocato vicino ad una banca in cui era atteso un attacco da parte di affiliati alla Provisional IRA. Alcuni soldati appostati sul tetto di un edificio nelle vicinanze, informati del possibile attentato, videro Ruddy e i suoi complici correre lungo la via ed aprirono il fuoco uccidendo i tre. L’HET, all’interno del suo rapporto, diffuso e pubblicato ieri, definisce la vicenda dell’omicidio di Ruddy “una tragedia che non avrebbe dovuto aver luogo” ed aggiunge che il ragazzo, nonostante il particolare della tentata rapina, “non meritava di perdere la vita in quella maniera”. L’Historical Enquiries Team si è preoccupato anche di contattare i soldati coinvolti nell’assassinio, i quali tuttavia si sono rifiutati di sottoscrivere un comunicato e di rilasciare dichiarazioni. La famiglia di Ruddy ha accolto positivamente il rapporto dell’HET ed ha espresso fiducia nella possibilità di una chiusura definitiva delle indagini che permetta di guardare al passato con più chiarezza e serenità. Il fratello di Sean, Arthur, ha dichiarato “Le informazioni raccolte suggeriscono che i soldati quel giorno avevano un solo intento: uccidere. Sean e i suoi amici attirarondo l’attenzione dei militari fuori dalla banca firmarono la propria condanna a morte”. “Il documento attesta che mio fratello e gli altri due ragazzi furono uccisi immeritatamente ed impietosamente”, ha aggiunto Arthur Ruddy.

 

Nicoletta Mandolini