NAPOLI-JUVENTUS – Lo stadio San Paolo di Napoli si appresta ad ospitare la capolista Juventus dopo il pareggio ottenuto a Bergamo negli ultimi secondi di recupero e dopo una lunga scia di polemiche sul furto di un Rolex alla moglie di Ezequiel Lavezzi. Nella giornata di ieri il suo procuratore aveva affermato che “il Pocho calciatore a Napoli ha tutto, ma il Pocho uomo non vive bene”, per poi correggere il tiro con un chiarimento: “È normale che per lui la vita a Napoli non sia semplice: quando uno non può uscire, non può andare al cinema, non può andare tranquillamente al ristorante o fare una passeggiata con suo figlio, che magari viene a Napoli due volte l’anno – ha chiarito Alejandro Mazzoni -, è normale che la vita non sia semplice”. In fondo, si sa, Napoli è una piazza calda, a volte sin troppo, ma delinquenza e criminalità sono solo una parte esigua della vita partenopea, caratterizzata soprattutto da un gran cuore e voglia di sognare. E per cacciare ogni maldicenza e tornare a parlare di calcio stasera gli azzurri dovranno dare il meglio, per battere il rivale storico bianconero e riconquistare i giornali a suon di vittorie piuttosto che di fenomeni metropolitani ormai diffusi ovunque.
La squadra di Walter Mazzarri è a quota 16 in classifica, nove punti di differenza dalla Juventus, e per poter risalire sul treno scudetto i tre punti saranno quasi d’obbligo, anche se la sfida si presenta tutt’altro che semplice, considerando il buon momento fisico e psicologico dei piemontesi: “Siamo coscienti – ha detto l’allenatore azzurro – che giocheremo con la capolista e che la Juventus è in un momento molto positivo. I bianconeri vengono da una serie impressionante di risultati, hanno una continuità notevole e meritano il primato in classifica”. Ma la squadra partenopea quest’anno non ha temuto il confronto con le grandi del calcio, come dimostrato con Milan, Inter e Manchester City e ancora una volta sarà il pubblico del San Paolo a rappresentare l’uomo in più. Magari sarà proprio il Pocho Lavezzi a gonfiare la rete…
Luigi Ciamburro
