SANITA’ EDUCAZIONE MADRID – Secondo quanto emerso dallo studio effettuato dalla Fondazione BBVA, forte è la disparità nella spesa pubblica tra le varie comunità e nei fondi destinati ai servizi fondamentali. Lo studio è stato effettuato in collaborazione con l’Istituto Valenziano di Investigazioni Economiche (Ivie) e analizza dati compresi tra il 2000 e il 2009, fatta eccezione per sanità ed educazione, i cui dati arrivano al 2008. Il divario regionale, per quanto riguarda le spese riservate ai servizi fondamentali, è del 50%; a guidare l’indagine Francisco Pérez, che ha rivelato le sue preoccupazioni riguardo tale discrepanza; sotto accusa a suo parere, anche il processo di decentralizzazione sviluppatosi in Spagna, che “non è né efficiente né equo”. Pérez mette in discussione soprattutto l’assegnazione dei fondi messa in atto dal nuovo sistema di finanziamento autonomistico entrato in vigore dal 2009. I dati riportano che la comunità di Madrid investe meno fondi nell’area sanitaria, al contrario di Navarra. Quest’ultima investe 1.704 euro l’anno per abitante, mentre Madrid 1.601 euro. Il primato di spesa spetta a Navarra anche per quanto riguarda l’educazione: 1.359 euro contro gli 881 di Madrid. L’invito rivolto alle autorità dagli autori dell’analisi è quello di distribuire in maniera più uniforme le ricchezze sul territorio, in modo da ridurre “le attuali disuguaglianze di risorse per abitante”. L’indagine rivela inoltre che il divario della spesa pubblica è superiore all’interno della Spagna rispetto agli altri paesi; la percentuale massima, con un 68,8% del PIB (Prodotto Interno Bruto) destinata alla spesa pubblica, è in Extremadura, mentre a Madrid tale percentuale ammonta solo al 27,7%. Questi gli estremi, che illustrano una discrepanza che risulta meno evidente analizzando le percentuali di altre regioni, come Castilla-La Mancha (55%) e la Catalogna (37%). Rispetto agli altri paesi europei, la Spagna con il suo 45,8%, si classifica come uno dei paesi con la minor spesa pubblica, seguita dalla Polonia con il 44,4%. All’estremo opposto la Francia, considerato il paese che più investe nel settore pubblico, con una percentuale del 56% del PIB; seguono l’Italia (51,9%), il Regno Unito (51,6%) e la Germania (47,5%).
Sveva Valenti