CALABRIA: ARRESTATE DIECI PERSONE PER ‘NDRANGHETA – Arrestato un giudice del Tribunale di Reggio Calabria, Giuseppe Vincenzo Giglio, per corruzione, rivelazione di segreti d’ufficio e favoreggiamento nell’ambito di un’operazione contro la ‘ndrangheta partita da un’inchiesta della Procura di Milano coordinata dal Pm Ilda Boccassini. Il giudice è stato arrestato insieme ad altre nove persone, tra cui un consigliere della Regione Calabria, Francesco Morelli, del Pdl e il maresciallo capo della Guardia di Finanza Luigi Mongelli di Reggio Calabria. Arrestato anche il Gip del Tribunale di Palami, Giancarlo Giusti per corruzione in atti giudiziari.
L’inchiesta della Procura di Milano riguarda la prosecuzione di un’indagine sul clan Valle-Lampada.
Il giudice Vincenzo Giglio, 51 anni, presidente di Corte d’Assise, è iscritto alla corrente di sinistra di “Magistratura democratica” ed è docente di diritto penale alla Scuola di specializzazione di Reggio Calabria.
Il consigliere regionale del Pdl Francesco Morelli è stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa, rivelazione di segreti d’ufficio e corruzione. Arrestato anche l’avvocato del foro di Palmi Vincenzo Minasi, anche lui per concorso esterno in associazione mafiosa e rivelazione di segreti d’ufficio, cui si aggiunge l’intestazione fittizia di beni .
Tutti i reati contestati hanno l’aggravante della finalità di favorire le attività della ‘ndrangheta.
Tra gli arrestati, Giulio Giuseppe Lampada, dell’omonimo clan, fermato per associazione di tipo mafioso, corruzione, concorso in rivelazione di segreti d’ufficio, intestazione fittizia di beni. Il Gip di Palmi Giancarlo Giusti avrebbe accettato da Lampada mazzette sotto forma di una ventina di viaggi nel nord Italia e una serie di escort, incontrate in un albergo in zona San Siro.
Le ordinanze di custodia cautelare sono state firmate dal gip di Milano Giuseppe Gennari. Domani l’operazione sarà illustrata in una conferenza stampa a Milano dai Pm Ilda Boccassini e Giuseppe Pignatone.
Redazione