
OMICIDIO RITA MORELLI – Ha confessato l’assassino di Rita Morelli, la ragazza di 36 anni, uccisa lo scorso 26 novembre a New York. La donna, italiana di nascita ma residente nella Grande Mela da anni, è stata assassinata con due coltellate al torace e una alla gola nella casa in cui viveva con il fidanzato. Dopo tante ricerche del killer, questo ha confessato l’omicidio ed è stato arrestato dalla polizia.
Il colpevole, Bakary Camara, è un originario del Gambia di 41 anni e attualmente è detenuto presso il carcere di New York. Ha riportarne la notizia è stato il Daily News che ha spiegato l’azione adottata dalla polizia. Infatti la confessione sarebbe arrivata dopo una telefonata fatta con il cellulare della morta. Era stato sempre Camara a telefonare al 911 dopo aver ucciso la Morelli nel suo appartamento di Harlem. Proprio grazie a quella telefonata gli investigatori sono riusciti a risalire alla voce del colpevole, presente nella rubrica della vittima.
Una volta rintracciato e recluso ha confessato.
Sulla vicenda la polizia ha indagato fin da subito e questo fu reso noto in precedenza anche dal cugino di Rita, Giorgio Morelli, il quale aveva palesato fin da subito che i sospetti ricadevano su un uomo, forse un compagno di corso all’Hunter College, che due vicini di casa avevano visto intrattenersi con Rita sul marciapiede e poi dentro la palazzina prima del delitto”. Rita Morelli, aveva dichiarato il cugino, “ha lottato come un leone prima di morire” spiegando poi come l’assassino fosse “rimasto ferito nella colluttazione”, lasciando molte tracce del suo Dna.
Luca Bagaglini