Francia: Sarkozy a Tolone parla alla Nazione sul futuro dell’Europa

Nicolas Sarkozy

FRANCIA: DISCORSO SARKOZY SU FUTURO UE – Il presidente Sarkozy ha scelto la città di Tolone per pronunciare il suo discorso sulla crisi dell’area euro. Il capo di Stato francese ha dichiarato che “negare la crisi significa rinunciare a qualsiasi prospettiva di futuro (…). Spiegare che la crisi non esiste è una menzogna nei confronti dei francesi, una menzogna portatrice di catastrofi dalle quali la Nazione non potrebbe risollevarsi”.

Il capo di Stato francese ha accusato l’ideologia “lassista” della fine  degli anni ’70 di aver fatto dimenticare a tutto il mondo la “lezione” della grande depressione economica degli anni ’30: “Da decenni, noi risparmiamo troppo e spesso in modo sbagliato. Così non possiamo andare avanti (…). Quando l’economia mondiale entrò in recessione, il modello sociale francese si era rivelato efficace per ammortizzare la crisi. Ma chi crede di poter mantenere questo sistema sociale senza adattarlo alle condizioni della nostra epoca?”.

Il candidato dell’Ump alle prossime elezioni presidenziali ha posto l’attenzione della platea sul futuro ruolo della Francia in Europa: “Dire la verità ai francesi significa spiegare loro che l’isolamento non è una soluzione, non abbiamo scelta, l’isolamento dall’Europa sarebbe mortale per la nostra economia,per il nostro tenore di vita (…) L’europa non è più una scelta ma una necessità. L’Europa ha bisogno di una maggiore responsabilità politica”.

Il presidente ha però posto le sue condizioni ai partners europei: “Noi ci rifiuteremo di cancellare le nostre frontiere e difenderemo la nostra identità, la nostra cultura, la nostra lingua, il nostro modello sociale (…) e non accetteremo un’immigrazione non controllata che rovinerebbe la nostra protezione sociale, che renderebbe instabile la nostra società, sconvolgendone i valori fondamentali”.

Per quanto riguarda l’asse privilegiato con la Germania, Nicolas Sarkozy ha spiegato che “la Germania e la Francia hanno fatto una scelta di convergenza” e che lavoreranno insieme “per un nuovo Trattato Europeo”. Infine, rispetto alla salvaguardia della moneta unica, la soluzione invocata da Sarkozy è molto semplice: “Deve essere assolutamente chiaro che tutti i paesi della zona euro saranno solidali l’uno con l’altro”.

Soltanto ora  la campagna elettorale di Sarkozy ha avuto, a tutti gli effetti, inizio.

Flavia Lucidi