
INTERVISTA LUISA AMATUCCI UN POSTO AL SOLE – Cara Luisa, lieti di ospitarla su Direttanews. Iniziamo subito con una domanda: 21 ottobre 1996 Silvia Graziani entra in scena nella prima puntata di un Posto al Sole. Ricordi, emozioni, sensazioni?
Beh l’emozione era tanta, anche perché era una nuovissima esperienza per me. Io di televisione avevo fatto pochissimo. Avevo fatto solo “Assunta Spina” con Alessandro Bolchi e Lina Sastri. Tanta emozione , perchè la Soap per me era un’ avventura totalmente sconosciuta e un format altrettanto sconosciuto qui in Italia. Non sapevamo se la cosa andasse bene o male; c’erano tanti punti interrogativi e per fortuna poi, è andato tutto per il meglio. Ovviamente, si sono dovute cambiare determinate cose, anche la tecnica recitativa per quanto mi riguarda e l’ho dovuta modificare visto che in precedenza avevo fatto molto teatro e quindi ho dovuto trovare un metodo di lavoro diverso.
La Soap era partita come una scommessa e si è rivelata un successo incredibile. La popolarità la imbarazza oppure le manifestazioni d’affetto le fanno piacere?
No, mi fanno piacere. Certo, ci sono momenti in cui magari non sei dell’umore giusto, ma per problemi personali. Solitamente è sempre un piacere. Se non ci fosse il pubblico non sarebbe un successo e noi non lavoreremmo nemmeno.
Dopo 15 anni non è stanca di interpretare sempre lo stesso personaggio?
Alla base c’è un pò di stanchezza nell’interpretare sempre lo stesso personaggio, però con esso ho avuto modo di cambiare spesso e di esplorare le caratteristiche in tutti i sensi. Su Silvia, ci ho scommesso moltissimo, è un personaggio che ha diverse sfaccettature: passa tranquillamente dal drammatico alla commedia e tutto ciò ovviamente aiuta un attore a spaziare e a cercare sempre nuovi stimoli. Io sono una persona molto positiva per cui mi riprendo tranquillamente dalla stanchezza. E’ chiaro che mi manca il teatro, ho cercato di farlo contemporaneamente a Un Posto al sole fino all’anno scorso. Quando c’è qualcosa che mi interessa la faccio perché per me il teatro è ossigeno. La Soap comunque ti dà tante soddisfazioni e poi, in questo momento, vista la situazione lavorativa che c’è in Italia, mi ritengo molto fortunata. Ho tanti amici e colleghi che invece stanno a casa in questa situazione veramente precaria.
Prima di approdare alla Soap di Rai Tre lei ha avuto un inizio di carriera incredibile con Lina Wertmuller. Che ricordi ha?
Io con Lina ho avuto una bellissima esperienza teatrale quando avevo 8 anni. Al cinema invece ho fatto Ninfa Plebea e una piccola parte in “Io speriamo che me la cavo”. Con lei mi sono trovata benissimo ed ho appreso tante cose da una persona davvero speciale
Ci può lasciare, lei che ha avuto la fortuna di conoscerlo, un ricordo dell’immenso maestro Edoardo De Filippo?
Un gran ricordo. Io sono stata baciata dalla fortuna nel senso che a 13 anni ho avuto una grossa opportunità di conoscere un mostro sacro del teatro come Edoardo De Filippo. Mi ha fatto una grandissima tenerezza. Lo ricordo come un nonno che mi ha dato tanto. Un ricordo di tanta tenerezza e straordinarietà
E’ più difficile fare teatro o televisione? E tra queste due forme d’arte, ce ne è una che predilige in particolar modo?
Guarda sono due tecniche totalmente diverse, almeno secondo la mia esperienza. La televisione è improntata molto sull’emozione immediata, perchè se riesci a dare delle emozioni in quegli attimi allo forse hai imparato una tecnica per niente semplice. Noi di Un posto al sole lavoriamo in tempi molto stretti e c’è bisogno di molta memoria. E’ un lavoro frenetico, c’è bisogno di molta concentrazione ma con il tempo acquisti sicurezza.
Per quanto riguarda il teatro lo devi saper fare. Devi avere avuto la fortuna di aver lavorato con grandi attori da cui acquisire esperienza e maturità ed io ho avuto questa grande fortuna. Il teatro è la massima espressione per un attore in assoluto e quello che riesce a darti non te lo danno ne il cinema e ne la televisione: il contatto con pubblico, il mettersi alla prova tutti i giorni. E’ un’esperienza che arrichisce sia in termini di vita che professionali.
Progetti futuri di Luisa Amatucci? Continuerà con Un Posto al Sole o c’è qualche sorpresa “professionale” in serbo per i suoi fan?
Non ho nessun progetto in futuro, solo Un posto al sole. Se proprio dovessi fare una scelta farei sicuramente il teatro, ma per ora non c’è nulla in cantiere.
Come vive la città di Napoli? cosa Le piace e cosa non Le piace?
Io ho sempre vissuto a Napoli. Quando ero più piccola la vivevo pochissimo ma ora con “Un posto al sole” sono sempre in città. Napoli potrebbe essere una città straordinaria, ma purtroppo non lo è. Mi godo le cose belle che ci sono. Sarebbe banale dire che c’è il sole e il mare..quando giriamo a Posillipo e guardiamo lo straordinario paesaggio che ci offre, tra noi attori della Soap ci diciamo: “Pensa che città potrebbe essere senza tutti i problemi che ci sono, se le cose funzionassero..”. Spero che con il nuovo sindaco De Magistris le cose cambino radicalmente. Ora è troppo presto per giudicarlo, bisogna dargli tempo e fiducia. Io la vivo con molto dolore, ma nel mio piccolo cerco di fare qualcosa di positivo per la città, insegno ai miei figli il rispetto per la città e questo mi fa stare un pò meglio
Cosa fa quando non lavora alla Soap? Come sfrutta il suo tempo libero
Io quando non lavoro penso alla mia famiglia, ai miei figli. Mi piace leggere, andare al cinema, al teatro. Adoro parecchio andare al cinema la domenica pomeriggio.
Che musica ascolta?
Mi piacciono diversi generi. Amo parecchio i cantautori come De Andrè e Pino Daniele. Mi piace anche la musica classica. Posso dire comunque che amo la musica in generale.
Grazie Luisa, è stata molto gentile
Grazie a voi e in bocca al lupo per tutto
Michele D’Agostino