Breivik potrebbe tornare libero dopo sette anni: Norvegia in subbuglio

Anders Behring Breivik
STRAGI IN NORVEGIA – Se solo il 36% dei norvegesi è d’accordo con la perizia psichiatrica che ha dichiarato Anders Behring Breivik incapace di intendere e volere, allora di sicuro non piaceranno al paese le parole di uno specialista che ha lavorato nella struttura psichiatrica dove il pluriomicida potrebbe arrivare: Breivik potrebbe ritrovarsi in libertà già dopo sette anni.

Al broadcaster NRK, Thor Kvakkestad (specialista in psichiatria ed ex responsabile dell’ospedale psichiatrico di Dikemark, nella capitale) ha detto che secondo la sua esperienza già dopo sette anni Breivik potrebbe avere l’autorizzazione ad abitare in una residenza privata, con l’obbligo di recarsi di tanto in tanto in ospedale per essere monitorato. Di sicuro, ha detto il medico, Breivik non resterà confinato in una clinica per il tutta la sua vita. Del resto, ricorda Kvakkestad, “un paziente che coopera, che ha una reazione positiva ai farmaci e che è relativamente privo di sintomi ha il diritto di tentare una nuova vita nella società. Obiettivo della psichiatria non è punire ma guarire il paziente e fare in modo che sia in grado di tornare in mezzo alla gente”.

Intanto in Norvegia continuano le polemiche sulla perizia psichiatrica firmata da Torgeir Husby e Synne Sørheim. I quotidiani chiedono che i due psichiatri forniscano più informazioni rispetto a quelle poche rese pubbliche nel corso della conferenza stampa di qualche giorno fa. Le convinzioni dell’opinione pubblica invece restano le stesse: Breivik dovrebbe restare a vita in prigione, anziché essere sottoposto a un trattamento medico.

Antonio Scafati