
CESARE BATTISTI: AMNISTIA PER TERRORISMO – Intervistato dal quotidiano francese Le Monde, l’ex terrorista italiano Cesare Battisti ha detto di desiderare “una riconciliazione con il popolo italiano”. “Ci vuole un’amnistia“, come hanno fatto altri Paesi per il terrorismo, ha affermato.
“Mi assumo le mie responsabilità politiche e militari ma, attenzione, non ho ucciso nessuno“, ha detto Battisti, che si è sempre proclamato innocente per i quattro omicidi per cui è stato condannato in Italia. “Ero solo una ruota del carro in una delle innumerevoli organizzazioni di estrema sinistra allora in guerra con lo Stato”, ha spiegato. La sua condanna, ha spiegato, si basa “sulla fede nelle accuse di un solo e unico pentito, Pietro Mutti, il capo del nostro gruppo, che ha collaborato in cambio di una riduzione della pena. È l’inverso del sistema giuridico italiano”.
“Sono stati fatti errori, è evidente – ha detto Battisti – pretendere di cambiare la società con le armi è una cavolata. Ma in fondo, all’epoca tutti avevano delle pistole! C’erano guerriglieri nel mondo intero. L’Italia viveva una situazione prerivoluzionaria… è facile oggi criticare e fare di tutta l’erba un fascio”, si è giustificato.
Il più grande desiderio di Cesare battisti è ora quello di “girare quella maledetta pagina” del terrorismo politico, ma “ci vorrà ancora del tempo”. E le dimissioni di un Berlusconi non cambieranno niente – ha aggiunto – restano gli stessi partiti e le stesse persone”.
Cesare Battisti attualmente vive da uomo libero in Brasile, a Cananeia. La magistratura brasiliana ha respinto infatti la richiesta di estradizione dell’ex terrorista avanzata dall’Italia.
Redazione