Gran Bretagna: Julian Assange potrà fare ricorso alla Corte Suprema contro l’estradizione in Svezia

Julian Assange

RICORSO CORTE SUPREMA ASSANGE – Il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, potrà fare ricorso alla Corte Suprema britannica contro l’estradizione in Svezia, disposta lo scorso novembre dall’Alta Corte di di giustizia di Londra in sede di appello.

Sono stati proprio due giudici della dell’Alta Corte di giustizia a stabilire che il caso di Assange “solleva una questione di interesse generale” del pubblico e quindi può essere esaminato dalla Corte Suprema, il massimo organo giudiziario del Regno Unito. L’Alta Corte di Giustizia ha individuato una questione di interesse generale in merito alla validità dei mandati di arresto europei.

Dunque il verdetto finale sull’estradizione di Julian Assange è rimandato al prossimo anno. Se oggi la sua richiesta fosse invece stata rigettata, Assange avrebbe dovuto lasciare la Gran Bretagna entro 10 giorni. Niente estradizione, almeno per ora, per il fondatore di Wikileaks, che poterà trascorrere, anche quest’anno, il Natale in Inghilterra.

Julian Assange lo scorso agosto 2010 è stato accusato di stupro da parte di due donne svedesi e nei suoi confronti il tribunale di Stoccolma ha emesso, il 18 novembre 2010, un mandato di arresto, poi girato all’Interpol e diventato mandato di arresto internazionale. Arrestato in Inghilterra il 7 dicembre 2010, la richiesta di estradizione di Assange da parte della Svezia è stata accolta dal tribunale di Londra lo scorso febbraio e poi confermata il due novembre dall’Alta Corte di giustizia.

Ora, il fondatore di Wilikeas ha 14 giorni di tempo per presentare una richiesta scritta di ricorso alla Corte Suprema. Non si conoscono ancora i tempi che saranno necessari ai giudici della Corte per esaminare il ricorso e prendere la decisione finale sull’estradizione o meno di Jualian Assange in Svezia.

“Sono felice”, ha commentato Assange dopo il verdetto di oggi.

Redazione