Lega Nord: il primo giorno del Parlamento della Padania, Umberto Bossi promette la secessione

 

LEGA NORD – “L’indipendenza parte da Vicenza” recitava uno striscione dei giovani padani alla Fiera di Vicenza, dove ieri mattina è stato inaugurato il Parlamento del Nord alla presenza di una folla di persone e di tutti i vertici della Lega Nord, da Roberto Calderoli a Roberto Maroni fino a Umberto Bossi che si alternano sul palco per promettere il massimo impegno per raggiungere l’indipendenza dal resto d’Italia: “A Venezia – ha affermato Calderoli – abbiamo fatto un giuramento verbale per realizzare l’indipendenza della Padania ma oggi da qui si giura per iscritto, per evitare equivoci: chi prende la tessera giura per l’indipendenza della Padania e se poi ci sarà qualcuno che non si adopererà per questo sarà uno spergiuro e verrà trattato come tale”. La rottura con Roma è ormai ufficializzata, quella con il governo Monti viene ribadita e con il Pdl è storia passata. Ma nel giorno della riapertura del Parlamento padano è il leader Umberto Bossi a tracciare un nuovo iter che dia maggior impulso ai progetti del Caroccio. L’Europa ha fallito e si avvia al tramonto, “lo stato Italia ha perso la partita” secondo i lumbard, quindi non resta che lavorare per un’Europa delle regioni, con una macroregione costituita da Nord Italia, Austria e parte della Germania, magari con una moneta propria dal momento che “l’euro è quasi sepolto”La guerra economica ha visto la sconfitta dell’Italia – ha dichiarato Bossi -. Noi dobbiamo essere pronti perchè dopo le guerre si riscrivono i trattati. E per noi si apre una finestra importante”. Ma se l’Italia ha person il Settentrione può riprendersi la dovuta rivincita: “Al suo posto (dell’Italia, ndr) avanzano i nostri popoli, quello lombardo, quello veneto, quello piemontese che uniti potranno vincere in questa Europa dei popoli che è il futuro”.

Ma ad illustrare il progetto di secessione è l’ex ministro Roberto Calderoli, nominato presidente del Parlamento padano: “Spero possa nascere quella separazione consensuale sul modello della Cecoslovacchia”, ma prima di ciò è necessario unificare il Nord: “Abbiamo Veneto e Piemonte – rimarca Calderoli -. Domani vediamo il governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, per capire se ci sta. Poi tocca a Trentino, Friuli e agli altri per formare quella macroregione che è la Padania” e guai se il governo di Mario Monti osasse mettere il piede avanti: “Se non ci viene concessa un pò di libertà noi siamo titolati ad andare a prendercela” e sulla manovra anti-crisi avverte: “A fare il culo a Monti in Parlamento ci sarà Maroni”.

Ed è proprio l’ex ministro dell’Interno Roberto Maroni ad essere il più critico nei confronti del nuovo esecutivo: “Ci voleva un professore per alzare le tasse o le pensioni? Non credo proprio. Ma non mi preoccupo, la Lega contrasterà questo vero e proprio attacco al ceto medio e alla Padania”.

 

Luigi Ciamburro