Manovra economica: Mario Monti illustra la ricetta anti-crisi, Elsa Fornero piange

 

MANOVRA ECONOMICA – Le lacrime del ministro del Lavoro Elsa Fornero è forse l’immagine simbolica che meglio rappresenta la manovra da 30 miliardi lordi varata dal nuovo esecutivo di Mario Monti. Il Cdm ha ieri approvato la prima cura anti-crisi al termine di una giornata di incontri con le parti sociali e i rappresentanti delle autonomie locali; un provvedimento che includerà un nutrito pacchetto fiscale, tagli alla spesa, stretta sulle pensioni e nuove tasse. Tra le principali novità ci sarà l’innalzamento di 2 punti percentuali dell’Iva, il ritorno dell’Ici sulla prima casa, superbollo per le auto di potenza superiore ai 170 Kw, supertassa per le barche superiori ai 10 metri e per i jet privati. L’uso dei contanti avrà un tetto massimo di 1000 euro, in modo da favorire la tracciabilità dei pagamenti, mentre a Regioni ed enti locali verranno tagliati ben 5 miliardi di euro. La riforma delle pensioni, nota maggiormente dolente di questo salasso, è stata stabilita un’estensione del metodo contributivo per tutti: la scelta delle pensioni nel settore privato prevede una fascia flessibile da 62 a 70 anni per le donne, da 66 a 70 per gli uomini; dal prossimo anno per andare in pensione di anzianità saranno necessari 42 anni di contributi per gli uomini, 41 per le donne. Inoltre fino al 2013 le pensioni non saranno adeguate all’inflazione. Tra le misure messe a segno dal nuovo governo provvisorio in favore della crescita si elenca una serie di liberalizzazioni per la vendita di farmaci, per gli orari degli esercizi commerciali, per i trasporti, oltre che incentivi alle piccole e medie imprese.

Ad illustrare in dettaglio le riforme previdenziali ci pensa Elsa Fornero, ministro del Lavoro e del Welfare, ma quando giunge ad illustrare il blocco della rivalutazione degli assegni la voce si ferma, non termina la parola sacrificio e comincia a piangere, quasi a voler dare un volto di umanità alla scure del governo. “Ultima cosa, forse la più dolorosa – stava per concludere la Fornero -. I vincoli finanziari oggi sono severissimi: nessuna riforma nell’anno della sua introduzione dà risparmi. È un meccanismo lungo tra le generazioni. E allora abbiamo dovuto, e ci è costato anche psicologicamente, chiedere un sacr…”. Il ministro non finisce la frase, la voce si fa rauca e interviene il premier Monti che prende la parola e dice: “Credo che stesse per dire: sacrifici”.

 

Luigi Ciamburro