
MANIFESTAZIONE INDIGNADOS – Nella giornata del 5 dicembre la Polizia Nazionale spagnola ha sgomberato l’Hotel Madrid situato al numero 10 di Via Carretas, che era stato occupato da membri del movimento 15-M il 15 ottobre, in seguito alla giornata mondiale di protesta svoltasi in 82 paesi, e adibito a centro di accoglienza per famiglie vittime di sfratto.
L’operazione, che ha coinvolto anche il teatro Albéniz, i cui occupanti hanno smentito ogni legame col movimento degli indignados, ha avuto inizio alle 7:00 della mattina e vi hanno preso parte 200 agenti, che hanno circondato gli accessi dei due immobili, sgomberando i 103 occupanti ed arrestandone 10. Per protestare contro tale decisione nella stessa giornata è stata organizzata una manifestazione della durata di tre ore, partita alle 20:00 da Puerta del Sol e diffusasi nelle strade del centro della capitale, alla quale hanno partecipato 2.000 persone.
Alcuni momenti di tensione si sono verificati tra gli indignados e la Polizia Municipale che impediva l’accesso alla via in cui è situato l’Hotel, senza però alcun tipo di conseguenza. Alcuni manifestanti hanno tentato l’occupazione di un edificio nella via Concepción Jerónima, ma hanno rinunciato all’impresa perché l’immobile si trovava in ristrutturazione. I partecipanti al corteo hanno inoltre redatto un manifesto, nel quale reclamano il rispetto del diritto ad una casa riconosciuto dall’articolo 47 della Costituzione e la depenalizzazione del reato di occupazione illecita di immobile; all’interno di tale documento dichiarano “Per noi questo sgombero presuppone solo un’altra sfida. Perché lo faremo di nuovo. E la prossima volta sarà ancora meglio. Perché siamo di più. Perché siamo il 99%”.
Fin dall’inizio della protesta è stato chiuso il traffico nella strada che attraversa Puerta del Sol per venti minuti; i manifestanti hanno percorso le strade del centro al grido di “Famiglia sfrattata casa occupata” e ancora “uno sfratto, un’altra occupazione”. Critiche al Governo arrivano da Antonio Beteta, consigliere ai trasporti e alle infrastrutture della Comunità di Madrid, che mette in luce l’attitudine “passiva e antigiuridica” del governo, colpevole di permettere l’occupazione di edifici pubblici.
Sveva Valenti