
ISRAELE: KATSAV TRASFERITO IN CARCERE – Continua a dirsi innocente Moshe Katsav, ex presidente di Israele che è stato condannato a sette anni di carcere per stupro e che oggi è stato portato nell’istituto penitenziario di Maassiahu. Katsav ritiene che quella emessa nei suoi confronti sia una condanna ingiusta e non sostenuta da prove. “In Israele si manda un uomo alla morte, senza prove a suo carico, solo sulla base di impressioni – dice ai giornalisti che lo hanno interpellato prima del trasferimento in carcere – Un giorno la verità verrà fuori. Verrà quel giorno, anche se non so dirvi quando”.
I guai per Katsav sono iniziati cinque anni fa, quando l’allora capo dello Stato ebraico, davanti al procuratore generale, si era detto vittima di un ricatto da parte di una sua collaboratrice: proprio indagando su questa vicenda, gli inquirenti hanno iniziato a sospettare dello stesso presidente per crimini sessuali e la vicenda lo ha portato a dimettersi nel 2007.
Nel dicembre scorso Katsav è stato giudicato colpevole di stupro e la sentenza è stata confermata qualche settimana fa dalla Corte Suprema. Stando a quanto si apprende, gli abusi sessuali risalgono alla fine degli anni 90, quando l’ex presidente era alla guida del ministero del Turismo.
T.D.C.