FITCH PROMUOVE MANOVRA: SCENDE PRESSIONE RATING – Anche se da settimane gli ex ministri del governo Berlusconi non perdono occasione di ripetere che la persistenza dello spread tra Btp e Bund a livelli alti nei primi giorni successivi alla caduta del Cavaliere dimostra che il problema dell’Italia non era l’ex premier, il cambio di esecutivo qualche beneficio l’ha portato. Non solo perché Mario Monti e i suoi sono riusciti, seppure tra difficoltà e polemiche, ad agire in tempi straordinariamente rapidi, ma anche perché grazie al professore e alla sua squadra il nostro Paese sta recuperando terreno sul fronte della credibilità.
Oltre agli attestati di stima e fiducia che il presidente del Consiglio ha incassato dai vertici comunitari e dai capi di Stato e di governo di questo mondo, a dimostrarlo arriva non solo il drastico abbassamento del differenziale seguito al varo della manovra ma anche il giudizio delle agenzie di rating sulle misure anti crisi messe a punto dal governo. Particolarmente confortante il giudizio di Fitch, che solo un paio di settimane fa evocava la recessione: in una nota dell’agenzia si legge che la manovra dà maggiore credibilità all’Italia e fa diminuire la pressione sul rating. Il giudizio che Fitch attribuisce al nostro Paese è sempre di livello A+ con prospettive negative, anche se l’outlook non positivo è in parte dovuto alla crisi europea.
Tatiana Della Carità
