10 dicembre 1964: Martin Luther King vince il Premio Nobel per la Pace

Martin Luther King

10 DICEMBRE 1964: MARTIN LUTHER KING VINCE NOBEL PER LA PACE – Quella di Martin Luther King è stata una vita breve ma intensa, che ha portato il pastore protestante a diventare uno dei simboli della lotta non violenta per i diritti degli afroamericani negli Stati Uniti.

Martin Luther King nasce ad Atlanta, nel 1929, e dopo aver conseguito la laurea in Teologia, segue le orme di suo padre, scegliendo la vita religiosa e diventando pastore battista a Montgomery, una delle città in cui negli anni Cinquanta si avverte con maggiore forza la discriminazione razziale. Infatti in questi negli Usa, nonostante la schiavitù sia stata abolita da tempo, la segregazione nei confronti della popolazione afroamericana è legalizzata e la vita delle persone di colore si svolge separatamente rispetto a quella dei bianchi, regolamentata da norme rigide. In questo contesto la figura di King assume un peso sempre maggiore e il pastore diventa una figura di riferimento nel panorama dell’attivismo per i diritti civili: il suo ruolo di leader viene ufficializzato con l’elezione, nel 1957, alla presidenza della Sclc, il Congresso che riuniva le guide religiose cristiane degli stati del sud. In questi anni l’azione di King è finalizzata prevalentemente a scardinare il complesso di leggi segregazioniste che la popolazione di colore è costretta a rispettare e le sue iniziative assumono una rilevanza tale da indurre il presidente John Fitzgerald Kennedy ad incontrarlo in più di un’occasione dei primi anni Sessanta.

Tra le iniziative guidate dall’attivista nero, una su tutte è rimasta scolpita nella storia, ottenendo un’eco planetaria: la ‘marcia per il lavoro e la libertà‘ che, nell’agosto del 1963, King guida in collaborazione con i leader di altre organizzazioni per i diritti degli afroamericani. Per l’occasione più di 250mila persone arrivano a Washington: parlando davanti alla marea umana riunita al Lincoln Memorial, King pronuncia il celeberrimo discorso “I have a dream”. Il massimo riconoscimento alla lotta nonviolenta del reverendo arriva il 10 dicembre del 1964, quando gli viene assegnato il Premio Nobel per la Pace.

Negli anni Sessanta il clima negli Usa si fa sempre più calso e gli scontri e le violenze sono all’ordine del giorno: la tensione arriva all’apice con l’omicidio dello stesso King, ucciso a Memphis con un colpo di fucile alla testa il 4 aprile del 1968. Per l’omicidio viene arrestato James Earl Ray, 40enne con vari precedenti penali che confessa il delitto: al termine del processo viene condannato a 99 anni di reclusione. In seguito Ray ritratta la confessione ma la richiesta di riapertura del processo viene respinta.

Tatiana Della Carità