
GOVERNO CASINI – Il governo Monti a distanza di poche settimane dall’insediamento sta cercando di fare tutto per dare il prima possibile una risposta alla crisi economica che sta attanagliando l’Italia. In molti sono ad essere perplessi dalle risposte che l’esecutivo sta dando, sicuramente efficace ma fatale per le famiglie. Prime tra tutte la Lega che addirittura sta parlando in queste ore di vero e proprio regime.
In merito il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, al Corriere della Sera, circa le perplessità di molti sulla manovra, ha spiegato: “In questo governo, a partire da Monti, ci sono tante persone brave e preparate che resteranno protagoniste: non dobbiamo temere la concorrenza, o siamo già sconfitti“.
“Siamo convinti che se l’Italia andasse in bancarotta chi già sta male domani starebbe molto peggio”, ha continuato il capo di Udc. “La Lega in particolare sta facendo un gioco elettorale risibile, non credibile per chi ha governato per 8 degli ultimi dieci anni. Gli italiani, lo dicono i sondaggi, lo capiscono. E pur sapendo che i sacrifici saranno duri, continuano a dare consenso al governo“.
Per quanto riguarda i partiti che appoggiano Monti e la sua squadra, Casini ha spiegato che “un coordinamento formale non c’è, ma sostanziale sì, ed è assolutamente necessario, come dimostra anche solo il pacchetto di emendamenti per alzare la soglia delle pensioni che andranno indicizzate”.
“Sicuramente la politica – ha predetto – dopo questa parentesi che è un vero passaggio epocale, non sarà più come prima e sarà difficile che le tre forze principali si presentino insieme, ma la stagione delle ammucchiate è sicuramente finita. La velocità – ha continuato – con cui la Lega e l’Idv hanno cambiato spartito dimostra come fossero effimere le loro convinzioni e forti le loro convenienze”.
Parole di appoggio per Alfano e Bersani: “Li ho trovati entrambi molto responsabili. Il Pdl ha capito che questo passaggio rappresentava l’ancora di salvezza per evitare la disgregazione di un grande partito. Il Pd ha avuto il coraggio di non andare a vincere sapendo che non avrebbe potuto governare”.
Intanto la Lega, all’opposizione, ha presentato ieri la pregiudiziale di costituzionalità al decreto sulla manovra, per via della soppressione delle province, delle nuove tasse con effetto retroattivo e per la modifica del sistema pensionistico, da ritenersi contrastanti con le varie sentenze al riguardo della Corte Costituzionale.
Redazione online