E’ morta Angela Casella, la donna che sfidò la ‘ndrangheta per riavere suo figlio

MORTA ANGELA CASELLA – Ad Angela Casella i metodi della ‘ndrangheta non facevano paura. O forse era la disperazione a darle la forza di sfidare le cosche calabresi. Fatto sta che negli anni Ottanta si era guadagnata il soprannome di ‘madre coraggio‘, andando a incatenarsi nelle piazze di molti paesi dell’Aspromonte per chiedere il rilascio di suo figlio Cesare. Il ragazzo, all’epoca dei fatti appena 19enne, venne rapito nel gennaio del 1988, nei pressi di Pavia: la famiglia pagò un riscatto pochi mesi più tardi, ma il ragazzo non venne liberato. E fu a questo punto che la Casella diede il via ai suoi gesti dimostrativi. La sua lotta le valse l’ammirazione dell’opinione pubblica italiana e l’eco della vicenda Casella arrivò a superare i confini nazionali, arrivando all’attenzione di tutto il mondo. Il rapimento durò a lungo: Cesare Casella venne rilasciato solo a gennaio del 1990, dopo 734 giorni di prigionia.

Oggi Angela Casella, che da tempo non era in buone condizioni di salute, è morta a Pavia. Aveva 65 anni. I suoi funerali verranno celebrati lunedì presso la chiesa della Sacra Famiglia.

Redazione online