“Breivik non è un lupo solitario”: a dirlo il giornalista Øyvind Strømmen

Anders Behring Breivik

ANDERS BEHRING BREIVIK – Se considerasse Anders Behring Breivik come un lupo solitario, la Norvegia commetterebbe un errore imperdonabile. A pensarla così è Øyvind Strømmen, noto giornalista e scrittore 31enne del paese scandinavo, esperto di gruppi radicali e di estrema destra, tanto da attirare su di sé l’antipatia (e le minacce) di molti gruppi estremisti.

Strømmen è convinto che in Norvegia ci siano molte persone che condividono le idee di Breivik: contrari all’immigrazione, profondamente nazionalisti. “E’ da ingenui pensare che Anders Behring Breivik sia un lupo solitario” ha spiegato nel corso di una intervista al quotidiano Dagvisen, “è parte di un movimento, di un ambiente che può essere pericoloso”. Tanti su internet inneggiano alla violenza, aggiunge Strømmen, e alcuni potrebbero decidere di passare dalle parole ai fatti: Breivik, in un certo senso, ha aperto una strada che potrebbe essere percorsa da chi avrà la determinazione e la capacità di emularlo.

È importante che gli investigatori effettuino monitoraggi attenti e costanti dei forum che esistono in rete: lì le idee più estreme circolano e proliferano. “Internet è usato dagli estremisti per diffondere i loro messaggi ideologici” dice Strømmen, “il web facilita i contatti tra i gruppi più radicali”.

Resta il fatto che il mondo dell’estremismo di destra in Norvegia finora non è stato indagato davvero a fondo. L’ammissione arriva anche da Tore Bjørgo, che insegna alla Scuola di Polizia Norvegese, secondo il quale le forze dell’ordine non sono ancora riuscite a stabilire quanto pericolosi siano i gruppi di destra nel paese.

 

Antonio Scafati