Gran Bretagna: il no di Cameron all’accordo europeo divide la stampa britannica

David Cameron

GRAN BRETAGNA: STAMPA DIVISA SU CAMERON – La stampa britannica si è divisa sull’atteggiamento del Primo Ministro David Cameron al vertice del Consiglio europeo di Bruxelles dell’8-9 dicembre, in cui tutti i Paesi dell’Unione Europea, eccetto la Gran Bretagna, hanno detto sì all’accordo intergovernativo per modificare i trattati europei e introdurre nuove, più stringenti, regole finanziarie che dovrebbero salvare l’Euro. Cameron aveva preteso la redazione di un protocollo, allegato all’accordo, in cui la Gran Bretagna fosse esonerata dalle nuove regole sui sui servizi finanziari, mandando su tutte le furie il Presidente Francese Nicolas Sarkozy, che in conferenza stampa ha accusato la Gran Bretagna di non aver consentito il raggiungimento di un accordo all’unanimità. Tra i due leader si è anche sfiorato l’incidente diplomatico, con Sarkozy che avrebbe rifiutato la stretta di mano di Cameron, stando a quanto mostrato da alcune immagini televisive.

All’inizio, anche l’Ungheria sembrava aver rifiutato l’accordo proposto dai Paesi dell’Eurozona e a cui gli altri Paesi dell’Unione europea hanno aderito; mentre Svezia e Repubblica Ceca avevano dichiarato di non avere un mandato parlamentare in merito. Nel corso della giornata di ieri, sono però arrivate anche le adesioni di questi Paesi, lasciando quindi sola la Gran Bretagna.

I media britannici hanno parlato in proposito di “splendido isolamento” del Regno Unito, dividendosi tra favorevoli e contrari e scatenando un acceso dibattito nel Paese tra europeisti ed euroscettici.

Secondo il commentatore politico della Bbc Nick Robinson, oltre ai problemi con gli altri Paesi europei, Cameron potrebbe averne anche all’interno della sua coalizione di governo, tra gli euroscettici del suo partito (Tory), che vorrebbero un referendum sull’appartenenza del Regno Unito all’Ue, e gli europeisti del partito Liberaldemocratico, suo alleato.

 

Redazione