Manovra, continua il dibattito sull’Ici: L’Avvenire punta il dito contro Case del Popolo e associazioni culturali

MANOVRA: L’AVVENIRE DIFENDE CHIESA E SVELA CHI NON PAGA ICI – In queste ore la questione dell’applicazione o meno dell’Ici ai beni immobili di proprietà della Chiesa sta suscitando un dibattito tale da far passare quasi in secondo piano anche il nodo delle pensioni, che in questi giorni è stato invece il punto più discusso della manovra economica varata dal governo. Una fetta consistente dell’opinione pubblica, anche e soprattutto attraverso i social network, ha protestato per l’esenzione riservata alla Chiesa e ieri lo stesso presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco, ha spiegato che il Vaticano è disposto a trattare.

Tuttavia il mondo ecclesiastico non ci sta a subire le accuse di essere l’unica parte privilegiata della società a cui non vengono richiesti i sacrifici di cui tanto si è parlato in questi mesi. La risposta agli attacchi arriva dalle pagine de L’Avvenire, che pubblica un articolo in cui si parla di “guerra discriminatoria (e incostituzionale) contro i cattolici”. Il quotidiano cattolico precisa che non sono solo i beni della Chiesa a non pagare l’Ici: tra gli esentati figurano partiti politici, associazioni culturali e Case del Popolo. “Vi è mai capitato – si legge su L’Avvenire – di entrare in un locale dove si ascolta musica, si mangia e si beve birra allegramente seduti ai tavoli, si balla anche, ma prima di entrare vi hanno fatto pagare una piccola quota associativa con tanto di tesserina? Bene, quel locale non paga l’Ici, perché la legge la considera un’attività meritoria”. “Per non parlare – prosegue l’articolo – delle Case del Popolo, così popolari che quando la sede è loro, l’Ici manco la devono nominare. Così pure i partiti politici: neanche loro devono pagare l’Ici negli immobili di proprietà”.

T.D.C.