
SIRIA MORTI – Ancora sangue, ancora morti in Siria dove anche oggi, nonostante sia solo mattina, intere famiglie sono state decimate dagli scontri sanguinosi tra manifetstanti e seguaci di Bashar al-Assad. Secondo quanto denunciato all’emittenti arabe, dagli attivisti per i diritti umani, sono 44 le persone morte a causa della repressione che l’attuale presidente siriano, nonostante le sanzioni e i ripetuti appelli della comunità internazionale, sta mettendo in atto da mesi per imprimere nella mente di tutti la sua volontà a non lasciare la sua poltrona.
Attualmente nel mirino di Damasco la città di Homs, infatti il Consiglio nazionale siriano (Cns) ha riferito che sono in corso i preparativi per un vero e proprio “massacro a Homs”. Infatti “ha circondato la citta’ con migliaia di soldati e centinaia di carri armati“.
Anche ieri, come fanno sapere gli attivisti locali alle agenzie di stampa, l’esercito di Assad ha sparato per l’ennesima volta sui manifestanti, per un bilancio che parla di almeno una trentina di morti. Di questi, la metà è stata registrata a Homs.
Ad oggi sono oltre 4mila le vittime degli scontri.
Intanto un’ex impiegata dell’Fbi ha svelato, nei giorni scorsi, che truppe americane e dell’Alleanza Atlantica stanno addestrando le milizie dell’opposizione al regime nella città turca di Hakkari, vicino al confine con la Siria. Secondo l’impiegata Sibel Edmonds l’addestramento dei ribelli siriani sarebbe cominciato a maggio ed ha aggiunto che gli Stati Uniti, oltre ad essere coinvolti nel traffico di armi, offrono sostegno finanziario agli insorti.
Redazione online