MANOVRA: FORNERO BLINDA SALDI – Sin dalle prime ore successive al varo della manovra economica, si stanno facendo ipotesi su come modificare un provvedimento che fa davvero fatica ad essere digerito. L’accoglienza peggiore al testo è stata riservata dalle parti sociali, che non ci stanno ad accettare in silenzio che i più colpiti siano pensionati e lavoratori: Cgil, Cisl e Uil hanno convocato uno sciopero per la giornata di domani e questa sera incontreranno il presidente del Consiglio Mario Monti, per cercare di trattare.
Quanto spazio ci sia concretamente per un negoziato, non è dato saperlo. Non lo sa, o almeno non vuole rivelarlo, neanche il ministro del Welfare Elsa Fornero che, ospite di Lucia Annunziata su Raitre, si nasconde appunto dietro a un “Non so” quando la conduttrice di In mezz’ora la interpella sulle possibili modifiche al provvedimento. Una certezza, in compenso, la Fornero ce l’ha. “I saldi devono restare – precisa – Se all’interno di questo ci sono spazi per ampliare la platea di coloro che potranno avere una sorta di indennizzo per l’inflazione che ci sarà, oppure per rimodulare questa nuova imposta per la casa, saremmo felici, però bisogna trovare altri soldi”.
Il ministro, poi, rivendica l’operato dell’esecutivo e respinge le accuse di scarsa equità rivolte alla manovra. “Dal punto di vista dell’equità nel senso dell’imposta patrimoniale mi pare che questo governo stia facendo abbastanza”, dice. La Fornero ricorda che in Italia non esiste “un’anagrafe che consenta oggi di prendere i grandi patrimoni” e se Monti avesse proposto “di avviare questa anagrafe in modo di poter colpire tra due anni questi grandi patrimoni, noi non saremmo stati credibili e sicuramente la manovra non avrebbe realizzato in tempi brevi quello che invece sta realizzando”.
Redazione online