Tassa europea sulle transazioni finanziarie: per il Fianna Fáil (Irlanda) è dannosa per l’economia

IRLANDA: TASSA EUROPEA – Secondo Michael McGrath, esperto in questioni finanziarie del partito Fianna Fáil, la decisione del primo ministro inglese David Cameron di non aderire all’accordo preso in sede europea sulla stabilità fiscale, danneggerebbe pesantemente l’economia irlandese.

A detta di McGrath la scelta di tassare le transazioni finanziare, a cui l’Irlanda dovrebbe sottostare in quanto paese membro dell’Unione Europea e aderente al mercato interno all’eurozona, sarebbe un colpo per l’andamento dell’economia nazionale. Tanto più che il vicino Regno Unito non sarà soggetto, dopo l’estromissione dal patto operata da Cameron, alla stessa tassazione.

“Il sistema finanziario è altamente flessibile e sempre in movimento, pertanto non possiamo permetterci di sostenere una situazione in cui Londra diverrebbe molto più allettante per gli investimenti di quanto non sarebbe l’Irlanda a causa del nuovo regime di tassazione. In un contesto di questo tipo le ripercussioni sul settore finanziario irlandese sarebbero moltissime”, ha detto il politico, dichiarandosi preoccupato anche per quanto riguarda le conseguenze che il provvedimento potrebbe avere sul mondo del lavoro in generale.

McGrath ha richiesto un tempestivo intervento del premier irlandese Enda Kenny volto a chiarire l’entità della decisione presa in sede europea e la gravità delle ricadute che questa avrebbe sull’economia nazionale.

Curioso che ad allarmarsi per i danni che la nuova tassa sulle transazioni finanziarie arrecherebbe al Paese sia proprio uno dei membri del Fianna Fáil, partito sotto il cui governo nel 2010 l’Irlanda ha dovuto dichiarare il proprio fallimento. La rovinosa crisi finanziaria che ha investito l’isola lo scorso anno è stata provocata proprio dagli ingenti prestiti che l’ex esecutivo ha emesso a favore delle banche che avevano dichiarato bancarotta.

 

Nicoletta Mandolini