
14 DICEMBRE 1911: AMUNDSEN RAGGIUNGE POLO SUD – La famiglia di Roald Amundsen, nato nel 1872 a Borge, piccolo centro non lontano da Oslo, avrebbe voluto fargli intraprendere la professione di medico. Ma al momento di scegliere cosa fare della sua vita, il giovane Amundsen accantona l’idea di studiare medicina preferendo l’arruolamento in Marina: già da allora, infatti, quello che diventerà uno dei più grandi esploratori di tutti i tempi è animato da un’insaziabile curiosità e da voglia incontenibile di scoprire luoghi sconosciuti.
Nel 1906 è al comando della Gjöa ed è proprio con questa nave che copre per la prima volta il passaggio a Nord-Ovest, la rotta che porta dall’Oceano Atlantico al Pacifico passando per le isole dell’Artico all’estremità settentrionale del Canada. A questo punto vorrebbe partire per il Polo Nord per essere il primo a raggiungerlo ma viene battuto sul tempo da un’altra spedizione, quindi si concentra sull’altra estremità del pianeta, allora ancora inesplorata. La spedizione per il Polo Sud parte, a bordo della nave Fram, nel 1910 e a gennaio dell’anno seguente raggiunge la baia delle Balene. Da questo punto di partenza, Amundsen e i suoi si avviano, con quattro slitte e decine di cani, verso l’estrema punta meridionale della Terra, arrivando alla meta il 14 dicembre del 1911. La spedizione norvegese entra così nella storia, soffiando il primato sul filo di lana a quella guidata da Robert Scott.
Un’altra impresa celebre compiuta da Amundsen è costituita dal volo compiuto con il dirigibile Norge insieme a Umberto Nobile, ingegnere italiano, e allo statunitense Lincoln Ellsworth sul Polo Nord nel 1926.
Amundsen muore nel 1928 precipitando con un aereo: era partito per soccorrere lo stesso Nobile, che aveva avuto un incidente con il dirigibile Italia.
Tatiana Della Carità