CAMORRA A FIRENZE – La squadra mobile di Firenze ha tratto in arresto 7 persone e ne ha denunciate 31 in seguito alle indagini dirette dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo toscano. I reati contestati vanno da estorsione a riciclaggio, da corruzione a reati societari e l’operazione ha consentito un sequestro di beni immobili per un valore di oltre 9 milioni di euro e la scoperta di 20 milioni di euro di evasione fiscale. L’organizzazione criminale aveva collegamenti con ambienti della camorra napoletana, precisamente con i clan Bardellino, Russo e Ligato, ed era specializzata nell’acquisizione di aziende in crisi, di cui ne assorbiva gradualmente la gestione anche attraverso l’uso della violenza. Inoltre la contabilità era gestita principalmente a nero e con il ricorso a prestanomi che venivano ricompensati con mensili da 800 a 1500 euro. Nella rete criminale sono finite anche aziende di Prato e Pisa: una di queste era stata fagocitata dal clan per gestire le corse automobilistiche di rally alle quali partecipavano anche il capoclan e suo figlio come semiprofessionisti. Molti dei capitali che servivano a tali manovre economiche sono provenuti da capitali esteri.
Luigi Ciamburro