
RAI: MINZOLINI LASCIA TG1 – A due anni e mezzo dalla sua nomina alla direzione del Tg1, Augusto Minzolini riceve il benservito dalla Rai e lascia la guida della testata della rete ammiraglia. Due anni e mezzo costellati di polemiche, per Minzolini, che probabilmente verrà ricordato per aver portato al degrado quello che fino a non molto tempo fa era il primo telegiornale italiano. D’altra parte già la sua designazione, avvenuta a maggio del 2009, aveva fatto discutere, tanto che al momento del voto in Cda i consiglieri del centrosinistra avevano abbandonato la seduta: e come biasimarli, se già dagli anni Novanta il termine ‘minzolinismo’ veniva usato per indicare un tipo di giornalismo particolarmente servile?
In questo lasso di tempo Minzolini è stato l’uomo di Silvio Berlusconi al Tg1 e non ha fatto niente per nasconderlo, tanto da attirarsi più volte i richiami dell’Agcom: a fine 2010 il direttore del Tg1 riceve una diffida dall’Authority, che lo accusa di aver attribuito al giornale un’impostazione fortemente squilibrata a favore del governo e pochi mesi dopo, nel marzo scorso, riceve l’ordine di riequilibrare il tempo dei servizi del tg, ancora troppo sbilanciati a favore della maggioranza. E ancora, due mesi dopo, l’Agcom multa il Tg1 per aver violato i regolamenti elettorali con il discorso di Berlusconi trasmesso in prima serata: la sanzione viene comminata anche al Tg2, a Studio Aperto e al Tg5.
A tutto questo si è accompagnato un crollo degli ascolti: dati Auditel alla mano, proprio qualche giorno fa lo share è precipitato al 16%, per una quota di telespettatori che ha superato di poco i 4 milioni.
Ma il meglio di sé Minzolini l’ha dato con gli editoriali. Giusto qualche esempio: all’inizio di ottobre del 2009 il direttore del Tg1 si schiera contro la manifestazione indetta dal sindacato dei giornalisti per la libertà di stampa, un paio di mesi più tardi parla di “clima d’odio” e di “guerra civile” dopo l’aggressione a Berlusconi a Milano e a febbraio dell’anno successivo difende a spada tratta Guido Bertolaso, allora capo della Protezione civile coinvolto fino al collo nell’inchiesta G8.
Inoltre sotto la sua direzione si sono verificati numerose, diciamo così, omissioni che hanno fatto discutere: è il caso dell’inchiesta sui festini di Berlusconi a Palazzo Grazioli e a Villa Certosa, di cui il Tg1 non ha dato notizia e della prescrizione del reato di corruzione di David Mills, che invece dal telegiornale viene definita assoluzione.
Ora si può dire che tutto questo fa parte del passato, visto che Augusto Minzolini è stato rimosso dal suo incarico: la sua poltrona appariva traballante già da tempo – soprattutto dopo la caduta del governo Berlusconi – ma a far traboccare il vaso è stato il rinvio a giudizio per peculato a causa delle spese pazze effettuate con la carta di credito gentilmente messa a disposizione dalla Rai (quindi dai contribuenti). La direzione del Tg1 è stata affidata, ad interim, ad Alberto Maccari, come aveva proposto il dg Lorenza Lei.
Tatiana Della Carità