Cameron sempre più isolazionista: la Gb non contribuirà al rafforzamento del Fmi

David Cameron

GB NON CONTRIBUIRA’ A RAFFORZAMENTO FMI – Ha fatto discutere la scelta di David Camerondi non sottoscrivere l’accordo stipulato dai leader dell’Ue a Bruxelles. I capi di stato e di governo del vecchio continente hanno optato per la redazione di un patto, aggiuntivo rispetto al trattato esistente, che imponga regole più severe in materia di bilancio e che comporti quindi ad una parziale rinuncia della sovranità nazionale in ambito economico.

La rigidità della linea assunta dal premier britannico ha suscitato l’irritazione non solo di alcuni partner europei – in primis del presidente francese Nicolas Sarkozy – ma anche del numero due del suo stesso governo: la stampa inglese ha infatti riferito della rabbia di Nick Clegg per la posizione isolazionista di Cameron, che rischia di penalizzare il Paese. D’altra parte non c’è neanche troppo di cui stupirsi: storicamente la Gran Bretagna ha sempre preferito non legarsi troppo al resto dell’Europa e anche sulla moneta unica ha gentilmente declinato l’invito.

E l’inquilino di Downing Street non intende cambiare rotta, anzi. Proprio oggi il Guardian riferisce che Londra non contribuirà ad alimentare le casse del Fondo monetario internazionale. Il portavoce dello stesso Cameron precisa che il primo ministro non approvava la proposta del Fmi di chiedere ai Paesi che non rientrano nell’eurozona un contributo di 50 miliardi nel quadro del potenziamento delle risorse del Fondo stesso.

T.D.C.