
MANOVRA: IDV APPREZZA MODIFICHE GOVERNO – Nei giorni scorsi gli esponenti dell’Italia dei valori, che già dalla nomina del governo Monti qualche riserva sull’esecutivo tecnico ce l’avevano, si sono mostrati piuttosto critici nei confronti della manovra. Quando sono state comunicate le misure contenute nel testo, Antonio Di Pietro e i suoi sono stati chiari: il provvedimento è inaccettabile e in caso di fiducia il partito esprimerà voto contrario.
Ora che il ricorso alla fiducia per semplificare l’iter di approvazione appare quasi scontato, la linea dell’Idv sembra però essersi ammorbidita, soprattutto in seguito alle correzioni proposte dal governo per cercare di rendere un po’ meno indigesti questi tanto contestati “sacrifici”. A spiegare quale sia la posizione dell’Idv ci pensa il capogruppo del partito Massimo Donadi, che si rallegra per le modifiche e invita tutto il partito alla “riflessione”, sottolineando come “il voto contrario” non sia più “scontato”. “Le modifiche – aggiunge – sono significative e introducono aspetti di equità“.
Tuttavia l’ex pm e i suoi non sono ancora del tutto soddisfatti. “Ci sono ancora troppe ombre – aggiunge infatti Donadi – e mancano temi fondamentali come l’assegnazione delle frequenze tv e la lotta all’evasione fiscale. In ogni caso non si può ignorare che la domanda di equità ha trovato risposte, seppure minime”.
Appare dunque probabile, al di là dell’atteggiamento cauto di Donadi, che in caso di fiducia l’Idv darà il suo sostegno al governo, anche se forse storcendo un po’ il naso.
Strenua opposizione, invece, continua ad arrivare dall’altro partito che ha criticato aspramente la manovra e che sin dai primi passi del governo ha annunciato l’intenzione di ostacolare con ogni mezzo l’azione di Monti. La Lega, infatti, ha rumorosamente contestato il discorso del premier in Senato, al grido di “Basta tasse” e paragonando la manovra ad una “rapina”.
T.D.C.