DOLCIFICARE CON IL FRUTTOSIO – Il fruttosio è uno zucchero semplice contenuto nel miele, nella frutta, e in misura minore in alcuni alimenti di origine vegetale. Rispetto al saccarosio, il comune zucchero da tavola, ha un indice glicemico basso, il che significa un basso innalzamento della glicemia dopo la sua assunzione. Fin qui tutto bene, quindi sembrerebbe la scelta migliore per dolcificare i cibi, purtroppo le cose cambiano quando si inizia a parlare di quantità.
A differenza degli altri zuccheri saccarosio e glucosio, il fruttosio ha la capacità di convertirsi più rapidamente in trigliceridi, quindi significa tessuto adiposo in eccesso, maggiori rischi di sviluppare arteriosclerosi e malattie cardiache. Un’analisi a messo a confronto persone con gravi problemi di peso dividendole in due gruppi. Al primo è stato somministrato un regime alimentare a base di fruttosio, all’altro è stato fornito principalmente glucosio.
Entrambi i gruppi sono stati monitorati per quindici giorni, poi i ricercatori hanno tratto queste conclusioni: In tutti i soggetti si è avuto un aumento del grasso negli organi interni e nell’addome, ma i livelli più alti si sono riscontrati nel gruppo fruttosio. Anche colesterolo e trigliceridi sono aumentati, ma in maniera più significativa nelle persone a cui è stato dato fruttosio. L’industria alimentare fa anche un largo uso di sciroppo di glucosio, derivato dall’amido di mais ha un notevole potere dolcificante ed ha un costo abbastanza sostenuto. Principale indiziato del’epidemia di obesità che ha colpito i cittadini americani, trova impiego nelle bibite, nei gelati, e in molti prodotti da pasticceria.
In commercio esistono anche prodotti alternativi creati in laboratorio come sucralosio, aspartame e acesulfame con potere calorico irrisorio, e senza gli spiacevoli effetti collaterali del fruttosio. In conclusione è bene dire che privarsi delle virtù benefiche della frutta non è la cosa giusta, l’importante è moderarne l’assunzione, e privilegiare agrumi, frutti col nocciolo e frutti di bosco che contengono meno fruttosio. Come diceva l’esperto nutrizionista Robert Crayon: “Il fruttosio è come l’ospite che non vuole andare a casa quando la festa è finita”.
Marco Galluzzi