Grecia: si aggrava la crisi, è boom disoccupazione

Manifestazione Atene

CRISI GRECIA – Si fa sempre più drammatico il bilancio della crisi in Grecia, schiacciata anche dalle pesanti richieste di austerity provenienti dall’Unione Europea e non solo. Il tasso di disoccupazione greco ha raggiunto nel terzo trimestre 2011 il 17,7%, in aumento rispetto al trimestre precedente, quando era al 16,3%; mentre su base annua i senza lavoro toccano il 12,4%. In termini assoluti, i disoccupati in Grecia sono quasi un milione, su una popolazione di 11 milioni di abitanti. I dati sono stati diffusi dall’Istituto statistico ellenico.

Nel frattempo, il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) chiede alla Grecia più austerità e licenziamenti. Secondo il rappresentante dell’Fmi, Paul Tomsen, la Grecia deve infrangere il tabù dell’inviolabilità del posto di lavoro dei dipendenti pubblici. “Se non saranno accelerate le riforme strutturali nel settore pubblico – ha detto Tomsen – il deficit si fermerà intorno al 10% del Pil”.

Stando all’ultimo rapporto del Fondo Monetario Internazionale, la Grecia rischia di finire in default nel prossimo marzo. lo ha detto Antonio Garcia Pascual, economista del gruppo bancario e finanziario britannico Barclays. “L’eventualità di un default sta diventando sempre più alta, possibilmente prima di metà marzo“, mette in guardia l’economista. Uno scenario catastrofico che secondo l’economista potrebbe essere evitato solo nel caso di “una partecipazione pressoché universale” alla forte riduzione del debito greco proposta al vertice Ue di Bruxelles del 26 ottobre scorso. In base a quanto proposto al vertice Ue, i detentori dei bond greci dovrebbero accettare una svalutazione del 50% del loro valore nominale, per poter ridurre così il pesante debito greco, arrivato ad oltre il 145% del Pil nazionale.

Redazione