VERTICE UE-RUSSIA – Il Parlamento europeo ha domandato mercoledì scorso l’organizzazione di “nuove elezioni libere e regolari” in Russia, in ragione delle “numerose irregolarità” constatate durante lo scrutinio elettorale del 4 dicembre scorso. Nella risoluzione approvata a Strasburgo (sede del Parlamento europeo), alla vigilia del vertice UE – Russia che si terrà nella giornata di oggi a Bruxelles, il Parlamento ha chiesto al partner russo che vengano indette delle nuove elezioni “libere e regolari” alle quali venga garantita la partecipazione di tutti i partiti dell’opposizione.
“Il modo in cui si sono svolte le elezioni ha mostrato che la Russia non ha rispettato le norme elettorali previste dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa)”, hanno dichiarato i parlamentari europei, denunciando “i brogli” e le “centinaia” di arresti di militanti dell’opposizione avvenute negli ultimi giorni nel paese. Il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, aveva affermato martedì davanti al Parlamento che i dirigenti europei intendevano approfittare dell’’incontro di oggi con il presidente Medvedev per metterlo al corrente delle loro “preoccupazioni sui problemi sopravvenuti al momento delle elezioni”.
Un faccia a faccia informale fra il presidente del Consiglio europeo Van Rompuy ed il leader russo Medvedev si è già svolto mercoledì pomeriggio a Bruxelles. Tuttavia, soltanto oggi è attesa da parte dell’UE una reale e chiara presa di posizione contro le irregolarità sopravvenute nel corso delle recenti elezioni russe. Ma Il risultato di questo vertice si preannuncia già deludente. In casi come questo, infatti, l’UE, così come gli Stati Uniti, ha uno spazio di manovra molto limitato: gli interessi in gioco sono sempre molti, troppi, la qual cosa rende i rapporti internazionali estremamente complessi.
In questi anni infatti, la Russia di Putin è riuscita ad imporsi come un perno fondamentale ed irrinunciabile dei rifornimenti energetici fra est ed ovest, divenendo un fornitore indispensabile per l’Europa. Senza contare poi che il vero appuntamento fra l’Europa, gli Stati Uniti e la Russia non avrà luogo che fra tre mesi, e precisamente il 4 marzo, giorno delle elezioni presidenziali in Russia.
Flavia Lucidi