Lega Nord: lotta dura anche alla Camera. Umberto Bossi: “Se vedo Berlusconi mi metto a ridere”

 

LEGA NORD – Il partito del Carroccio continua il suo ostruzionismo e, dopo la bagarre in Senato di mercoledì, ieri i leghisti si sono fatti sentire anche alla Camera per rimarcare il proprio disappunto contro la manovra economica. Nel momento in cui il ministro Piero Garda stava per pronunciare la formula con cui il governo pone la questione di fiducia sul decreto ‘salva Italia’ i leghisti hanno cominciato ad alzare voci di protesta fino ad esporre cartelli in Aula con la scritta “No Ici“, fino a costringere la sospensione della seduta e ad arrivare quasi allo scontro fisico con esponenti dell’attuale maggioranza. Per ben due ore il presidente di palazzo Chigi, Gianfranco Fini, non è riuscito a dare inizio all’esame della manovra ed è costretto ad espellere dai banchi della Camera i due deputati leghisti Fabio Rainieri e Gianluca Buonanno che oppongono resistenza.

La Lega di lotta è tornata alla ribalta dopo aver allentato l’alleanza con il Pdl di Silvio Berlusconi e per il prossimo 22 gennaio indice una manifestazione a Milano, che partirà da piazza Castello, attraverserà tutta la città e si concluderà con il comizio di Umberto Bossi in piazza Duomo. Intanto è saltato per l’ennesima volta l’incontro tra il Senatur e il Cavaliere: “Berlusconi – ha detto il leader della Lega – appoggia un governo che fa tutto il contrario di quello che faceva lui prima. Se vedo Berlusconi mi metto a ridere”. Secondo alcuni sondaggi il Pdl avrebbe perso l’1,5% dei consensi in favore del Carroccio. La lotta premia.

 

Luigi Ciamburro